Calcio e pregiudizi, l'ANDDOS chiede smentite al presidente Tavecchio della Figc
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(PRIMAPRESS) - Nuove polemiche travolgono il presidente Carlo Tavecchio della FIGC a seguito di un colloquio dello scorso giugno con il quotidiano online Soccerlife: parlando con il direttore della testata Massimiliano Giacomini, il numero uno della Federcalcio si sarebbe lasciato scappare dei commenti inquietanti riferendosi agli ebrei ed agli omosessuali.
L'ANDDOS, il più grande movimento italiano Lgbti con oltre 150.000 associati, con profonda indignazione stigmatizza tutto l'episodio, auspicando che il presidente Tavecchio possa smentire con i fatti le accuse di antisemitismo ed omofobia a lui attribuite dal direttore del giornale online.
“Frasi che ci lasciano sgomenti se risulteranno veritiere, pensando a quanto possano sentirsi vessati e discriminati i tanti atleti omosessuali di tutte le discipline sportive, con particolare riferimento a tutti i giovani che non riescono a vivere serenamente ed apertamente la propria identità sessuale – afferma il presidente nazionale Mario Marco Canale – auspichiamo pertanto che il presidente Tavecchio smentisca categoricamente, non solamente a parole ma con fatti concreti, queste accuse a lui rivolte dal quotidiano online, incontrando ad esempio rappresentative come i giocatori della squadra capitolina I Romei o l'annunciata Nazionale Italiana calcio gayfriendly. Siamo pienamente concordi con il coordinatore nazionale di Gaycs Lgbt, Adriano Bartolucci Proietti, di quanto lavoro ci sia ancora da compiere, anche nel mondo dello sport, per contrastare la piaga dell'omofobia: occorrono progetti seri ed efficaci per contrastare pregiudizi, intolleranze, discriminazioni e bullismo. Siamo disponibili a collaborare con CONI e FIGC per studiare ed attuare insieme interventi mirati per educare alle differenze, soprattutto con iniziative educative nel mondo sportivo giovanile”. - (PRIMAPRESS)
L'ANDDOS, il più grande movimento italiano Lgbti con oltre 150.000 associati, con profonda indignazione stigmatizza tutto l'episodio, auspicando che il presidente Tavecchio possa smentire con i fatti le accuse di antisemitismo ed omofobia a lui attribuite dal direttore del giornale online.
“Frasi che ci lasciano sgomenti se risulteranno veritiere, pensando a quanto possano sentirsi vessati e discriminati i tanti atleti omosessuali di tutte le discipline sportive, con particolare riferimento a tutti i giovani che non riescono a vivere serenamente ed apertamente la propria identità sessuale – afferma il presidente nazionale Mario Marco Canale – auspichiamo pertanto che il presidente Tavecchio smentisca categoricamente, non solamente a parole ma con fatti concreti, queste accuse a lui rivolte dal quotidiano online, incontrando ad esempio rappresentative come i giocatori della squadra capitolina I Romei o l'annunciata Nazionale Italiana calcio gayfriendly. Siamo pienamente concordi con il coordinatore nazionale di Gaycs Lgbt, Adriano Bartolucci Proietti, di quanto lavoro ci sia ancora da compiere, anche nel mondo dello sport, per contrastare la piaga dell'omofobia: occorrono progetti seri ed efficaci per contrastare pregiudizi, intolleranze, discriminazioni e bullismo. Siamo disponibili a collaborare con CONI e FIGC per studiare ed attuare insieme interventi mirati per educare alle differenze, soprattutto con iniziative educative nel mondo sportivo giovanile”. - (PRIMAPRESS)