Comunicazione e Mediazione Interculturale: i nuovi professionisti per l'integrazione
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(PRIMAPRESS) - L'Università Pontificia Salesiana di Roma forma i nuovi professionisti nel campo della Comunicazione e della Mediazione Interculturale: presso la sede ASUS (Accademia di Scienze Umane e Sociali) di viale Manzoni, partirà a marzo fino a febbraio 2018 la quarta edizione del Corso Universitario della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale. In un mondo sempre più globalizzato e multietnico, è quanto mai importante formare nella società moderna figure di alto profilo professionale nel campo della comunicazione e della mediazione interculturale. La diversità e le differenze non sono una minaccia: la sfida delle politiche di inclusione e cittadinanza è proprio nell'esigenza, di far conoscere, rispettare e valorizzare le diversità, superando le reciproche diffidenze, paure e pregiudizi, al fine di prevenire comportamenti discriminatori.
Sempre più le nostre città accolgono persone proveniente da continenti diversi. Con gusti, tradizioni culture e modi di vivere differenti. E’ la grande sfida dei nostri anni quella di adottare una strategia per l’interculturalità che abbia alla base il riconoscimento del valore positivo della diversità. Il valore crescente attribuito alla diversità delle forme culturali produce grande attenzione per la comunicazione interculturale, sulla quale vengono riposte le speranze di soluzione dei problemi di costruzione delle società multiculturali. Accoglienza, accesso, orientamento, presa in carico e accompagnamento, sono momenti diversi del processo interculturale nella gestione stessa del sistema dei servizi.
Il corso prevede lezioni frontali, seminari, laboratori e tirocinio, pari a 35 crediti ECTS complessivi. Il percorso formativo si compone di cinque moduli che sono strutturati ad altrettante settori tematici e disciplinari: relazioni interculturali, normative, area tecnico professionale, comunicazione e media, progettazione, organizzazione dei servizi. Ai cittadini stranieri il corso darà l’accesso alle graduatorie per l’iscrizione al registro pubblico dei mediatori interculturali del comune di Roma.
“E’ indispensabile la mediazione culturale – spiega la professoressa Teresa Doni, coordinatrice del corso universitario - che non si occupa solamente di facilitare l'accesso del singolo immigrato ai servizi ma si fa carico di favorire una sorta di transizione culturale che consente di inquadrare, in maniera non conflittuale, le nuove specificità culturali, favorendo così i percorsi di reciproco scambio e inclusione, promuovendo sia tra gli italiani che tra gli immigrati, interventi di sensibilizzazione ed educazione alle prospettive interculturali in sinergia con le esigenze del territorio e del mercato del lavoro. Il compito dei mediatori sarà dunque quello di valorizzare le identità dei singoli nel rispetto delle differenze, tradurre e comunicare i bisogni, favorire contesti di integrazione prevenendo conflitti e incomprensioni, sostenendo lo straniero nel suo percorso di inserimento sociale e promuovendo occasioni di incontro e confronto tra diverse culture, creare una rete di relazioni con i servizi presenti nel territorio”. La mediazione culturale si presenta, come una professione che ha l’obiettivo di facilitare le relazioni tra gli autoctoni ed i cittadini stranieri, con l’intento di promuovere la reciproca conoscenza e comprensione, al fine di favorire un rapporto positivo, fra soggetti di culture diverse. Infatti, le peculiarità che maggiormente caratterizzano i mediatori culturali, sono la competenza comunicativa, l’empatia, l’ascolto attivo e la conoscenza sia del Paese di accoglienza, sia del Paese di provenienza.
Comitato scientifico e didattico: direttore generale del comitato scientifico il prof. Peter Andrew Gonsalves (Università Pontificia Salesiana), direttore organizzativo il prof. Gaspare Mura (Accademia Scienze Umane e Sociali), coordinatrice didattica Prof.ssa Teresa Doni. Componenti comitato: prof.ssa Claudia Caneva, prof. Emiro Cepeda, prof. Renato Butera, prof. Fabio Pasqualetti, dott.ssa Romina Papetti.
Informazioni ed iscrizioni: segreteria didattica 06-96526234, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Segreteria di Presidenza, Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale: 06-87290331, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - (PRIMAPRESS)
Sempre più le nostre città accolgono persone proveniente da continenti diversi. Con gusti, tradizioni culture e modi di vivere differenti. E’ la grande sfida dei nostri anni quella di adottare una strategia per l’interculturalità che abbia alla base il riconoscimento del valore positivo della diversità. Il valore crescente attribuito alla diversità delle forme culturali produce grande attenzione per la comunicazione interculturale, sulla quale vengono riposte le speranze di soluzione dei problemi di costruzione delle società multiculturali. Accoglienza, accesso, orientamento, presa in carico e accompagnamento, sono momenti diversi del processo interculturale nella gestione stessa del sistema dei servizi.
Il corso prevede lezioni frontali, seminari, laboratori e tirocinio, pari a 35 crediti ECTS complessivi. Il percorso formativo si compone di cinque moduli che sono strutturati ad altrettante settori tematici e disciplinari: relazioni interculturali, normative, area tecnico professionale, comunicazione e media, progettazione, organizzazione dei servizi. Ai cittadini stranieri il corso darà l’accesso alle graduatorie per l’iscrizione al registro pubblico dei mediatori interculturali del comune di Roma.
“E’ indispensabile la mediazione culturale – spiega la professoressa Teresa Doni, coordinatrice del corso universitario - che non si occupa solamente di facilitare l'accesso del singolo immigrato ai servizi ma si fa carico di favorire una sorta di transizione culturale che consente di inquadrare, in maniera non conflittuale, le nuove specificità culturali, favorendo così i percorsi di reciproco scambio e inclusione, promuovendo sia tra gli italiani che tra gli immigrati, interventi di sensibilizzazione ed educazione alle prospettive interculturali in sinergia con le esigenze del territorio e del mercato del lavoro. Il compito dei mediatori sarà dunque quello di valorizzare le identità dei singoli nel rispetto delle differenze, tradurre e comunicare i bisogni, favorire contesti di integrazione prevenendo conflitti e incomprensioni, sostenendo lo straniero nel suo percorso di inserimento sociale e promuovendo occasioni di incontro e confronto tra diverse culture, creare una rete di relazioni con i servizi presenti nel territorio”. La mediazione culturale si presenta, come una professione che ha l’obiettivo di facilitare le relazioni tra gli autoctoni ed i cittadini stranieri, con l’intento di promuovere la reciproca conoscenza e comprensione, al fine di favorire un rapporto positivo, fra soggetti di culture diverse. Infatti, le peculiarità che maggiormente caratterizzano i mediatori culturali, sono la competenza comunicativa, l’empatia, l’ascolto attivo e la conoscenza sia del Paese di accoglienza, sia del Paese di provenienza.
Comitato scientifico e didattico: direttore generale del comitato scientifico il prof. Peter Andrew Gonsalves (Università Pontificia Salesiana), direttore organizzativo il prof. Gaspare Mura (Accademia Scienze Umane e Sociali), coordinatrice didattica Prof.ssa Teresa Doni. Componenti comitato: prof.ssa Claudia Caneva, prof. Emiro Cepeda, prof. Renato Butera, prof. Fabio Pasqualetti, dott.ssa Romina Papetti.
Informazioni ed iscrizioni: segreteria didattica 06-96526234, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Segreteria di Presidenza, Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale: 06-87290331, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - (PRIMAPRESS)
