“Ficarra Contemporary Divan”, dialogo fra arte e medicina sul cuore e il paese viene "invaso" da artisti di tutta Europa
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- in Sicilia
(PRIMAPRESS) - FICARRA (ME) – Il cuore come fonte di ispirazione per artisti, poeti, compositori; ma anche il cuore come organo e, quindi, quale oggetto di studio per la medicina. Fra questi due approcci si è declinato il convegno “Cuore. Immagini del cuore tra scienza, medicina e culture visive”, che si è tenuto il 18 luglio a Ficarra nei locali de “La Stanza della Seta”, a Palazzo Milio. L’incontro, al quale hanno preso parte storici e critici d’arte, artisti e medici, è stato organizzato nell’ambito del progetto “Ficarra Contemporary Divan”.
Il sindaco di Ficarra Basilio Ridolfo, ha sottolineato come il piccolo comune nebroideo si stia sempre più specializzando sulle tematiche legate all’arte contemporanea, mentre il direttore artistico di “Ficarra Contemporary Divan”, Mauro Cappotto, ha posto l’accento su questi mesi di grande fermento culturale che Ficarra sta vivendo, grazie alla presenza di artisti provenienti da tutta Europa e si è soffermato sull’opera che l’artista portoghese Hugo Canoilas sta completando proprio in questi giorni: un’opera che raggiunge la dimensione di 120 metri quadrati e che, per le sue caratteristiche, il direttore artistico ha definito come la “Cappella Sistina della Sicilia”.
Gli storici dell’arte Carlo Falciani e Laura Lombardi hanno offerto un’interessante panoramica sull’iconografia del cuore. Falciani si è soffermato sul periodo storico compreso fra il ‘400 e il ‘500, raccontando la simbologia del cuore, ora descritto come emblema di unità dello stato, ora come custode delle arti, ora come simbolo di amore e morte in un percorso di elevazione. Laura Lombardi ha proseguito l’excursus fra le immagini del cuore dal ‘600 fino ai nostri giorni, approfondendo in particolare l’iconografia del Sacro Cuore di Gesù.
L’intervento dell’artista Massimo Bartolini è stato invece incentrato sulle suggestioni di un percorso fatto di musica e racconti, percorso che lo ha portato alla realizzazione della mostra “Il cuore in mano” e del suo proseguo, “Afterheart”, a Londra. I due lavori sono stati raccontati attraverso immagini e video dell’artista.
Giovanni Iovane, critico d’arte e curatore della residenza a Ficarra di Hugo Canoilas, ha scelto di leggere un testo di Giovanni Castoldi sulle patologie del cuore, ma anche sul cuore come sistema pulsionale e forza della vita.
Il focus del convegno si è quindi spostato sugli aspetti più strettamente legati alla medicina e alla scienza, con il contributo di due specialisti del Centro Cuore Morgagni di Pedara. Il cardiologo Salvatore Guarnera ha trattato del rapporto che lega medicina e arte, per poi evidenziare come non esista, dal punto di vista scientifico, alcun rapporto fra cuore e affettività. In tal senso, Guarnera ha sottolineato che spetta oggi all’arte continuare a narrare il mistero che vi è nella vita.
Infine, il cardio/anestesista Costantino Terranova ha affrontato la delicata relazione fra cuore e terapia intensiva, evidenziando come il ruolo del medico, in questo campo, debba essere quello di accompagnare il paziente nel suo percorso, curandolo con gli strumenti che la medicina mette a disposizione, ma anche con il “cuore”. - (PRIMAPRESS)
Il sindaco di Ficarra Basilio Ridolfo, ha sottolineato come il piccolo comune nebroideo si stia sempre più specializzando sulle tematiche legate all’arte contemporanea, mentre il direttore artistico di “Ficarra Contemporary Divan”, Mauro Cappotto, ha posto l’accento su questi mesi di grande fermento culturale che Ficarra sta vivendo, grazie alla presenza di artisti provenienti da tutta Europa e si è soffermato sull’opera che l’artista portoghese Hugo Canoilas sta completando proprio in questi giorni: un’opera che raggiunge la dimensione di 120 metri quadrati e che, per le sue caratteristiche, il direttore artistico ha definito come la “Cappella Sistina della Sicilia”.
Gli storici dell’arte Carlo Falciani e Laura Lombardi hanno offerto un’interessante panoramica sull’iconografia del cuore. Falciani si è soffermato sul periodo storico compreso fra il ‘400 e il ‘500, raccontando la simbologia del cuore, ora descritto come emblema di unità dello stato, ora come custode delle arti, ora come simbolo di amore e morte in un percorso di elevazione. Laura Lombardi ha proseguito l’excursus fra le immagini del cuore dal ‘600 fino ai nostri giorni, approfondendo in particolare l’iconografia del Sacro Cuore di Gesù.
L’intervento dell’artista Massimo Bartolini è stato invece incentrato sulle suggestioni di un percorso fatto di musica e racconti, percorso che lo ha portato alla realizzazione della mostra “Il cuore in mano” e del suo proseguo, “Afterheart”, a Londra. I due lavori sono stati raccontati attraverso immagini e video dell’artista.
Giovanni Iovane, critico d’arte e curatore della residenza a Ficarra di Hugo Canoilas, ha scelto di leggere un testo di Giovanni Castoldi sulle patologie del cuore, ma anche sul cuore come sistema pulsionale e forza della vita.
Il focus del convegno si è quindi spostato sugli aspetti più strettamente legati alla medicina e alla scienza, con il contributo di due specialisti del Centro Cuore Morgagni di Pedara. Il cardiologo Salvatore Guarnera ha trattato del rapporto che lega medicina e arte, per poi evidenziare come non esista, dal punto di vista scientifico, alcun rapporto fra cuore e affettività. In tal senso, Guarnera ha sottolineato che spetta oggi all’arte continuare a narrare il mistero che vi è nella vita.
Infine, il cardio/anestesista Costantino Terranova ha affrontato la delicata relazione fra cuore e terapia intensiva, evidenziando come il ruolo del medico, in questo campo, debba essere quello di accompagnare il paziente nel suo percorso, curandolo con gli strumenti che la medicina mette a disposizione, ma anche con il “cuore”. - (PRIMAPRESS)