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MAFIA. DI PIETRO: RICERCA VERITA’ E’ ESIGENZA, NON OFFESA A ISTITUZIONI

(PRIMAPRESS) - dipietro3 ROMA - â€œE’ mai possibile che ogni volta che chiediamo trasparenza e verità sulle pagine buie di questo Paese si sollevino tanti malumori, tanta acredine e non ci sia nessuna risposta? Quanto accade in Italia ogni volta che gli interrogativi vengono posti a personalità di alto grado è molto singolare: più sono alti di grado e più si sentono offesi. Sono emblematiche le polemiche suscitate dal mio post di ieri sulla trattativa Stato – Mafia”. È quanto scrive sul suo blog il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “In fondo, la ricerca della verità in democrazia è un’esigenza, un obbligo, un dovere delle istituzioni e non un’offesa alle istituzioni. Ancora oggi rimangono oscuri i motivi per cui il presidente della Repubblica abbia inviato una lettera sulla vicenda Mancino al Procuratore Generale della Cassazione. Motivando a posteriori la missiva con l’esigenza di ‘un coordinamento tra le Procure’. Ci chiediamo se questo non sia un atto improprio, visto che la responsabilità del coordinamento delle indagini per fatti di mafia appartiene al Procuratore Nazionale Antimafia”. “A questo punto – scrive ancora Di Pietro - il presidente della Repubblica dovrebbe spiegare perché non ha indirizzato la lettera a lui, ma al pg della Cassazione. Per questo, l’Italia dei Valori ha presentato un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia per sapere: ‘se sia a conoscenza dei fatti riportati sulla stampa relativi ad interventi effettuati nei mesi scorsi da sedi esterne alla giustizia sul procuratore generale della Cassazione; se tali interventi abbiano sortito degli effetti e abbiano avuto un seguito; quali siano le ragioni per le quali il procuratore della repubblica di Palermo, dottor Messineo, non abbia voluto assentire gli atti dei sostituti inquirenti e se questo fatto possa essere messo in collegamento con persuasivi interventi esterni’”. “Il ministro venga in Parlamento a rispondere non solo all’Italia dei Valori, ma a tutti i cittadini che hanno il diritto di conoscere la verità. Lo dobbiamo a quei servitori dello Stato che hanno perso la vita nelle stragi del ’92-’93 e lo dobbiamo a tutti gli italiani che confidano ancora nelle istituzioni”, conclude. - (PRIMAPRESS)