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Avellino: Uilm, Ema (Gruppo Rolls Royce) condannata a risarcire i lavoratori

(PRIMAPRESS) - AVELLINO - L'ispettorato del lavoro di Avellino, a seguito della denuncia inoltrata nel mese di maggio dalla Uilm di Avellino e Benevento, ha condannato la Ema-Poema i Morra de Sanctis (AV), azienda del Gruppo Rolls Royce, operante nel settore delle costruzioni aeronautiche, al risarcimento in favore dei circa 300 lavoratori impiegati con contratto di tirocinio nel corso dell'ultimo quadriennio, riconoscendo il rapporto di lavoro subordinato e le irregolarità nell'applicazione delle norme e dei contratti per questi lavoratori. Quindi in media sono state riconosciute somme che si aggirano intorno ai 6 mila euro per dipendente più il versamento dei contributi previdenziali per il periodo di tirocinio svolto (per un ammontare di circa 3 milioni di euro). Si è profilato, come sostenuto dal Segretario Generale della Uilm di Avellino, «l'utilizzo non conforme alle norme e ai contratti di categoria degli strumenti utilizzati». «Questi lavoratori, che non avevano neanche il coraggio di denunciare apertamente la loro condizione - dichiara Gaetano Altieri Segretario Generale della Uilm di Avellino - attraverso la voce che gli abbiamo dato come sindacato, vedranno riconosciuti sia i contributi previdenziali che le differenze retributive, oltre a poter recuperare la propria dignità di lavoratori uguali agli altri che svolgono le stesse mansioni sul luogo di lavoro». «In questi mesi - prosegue Altieri - abbiamo dovuto affrontare una battaglia quasi in solitaria, contro tutti quelli che avevano paura di affrontare il ricatto del lavoro ad ogni costo. Il sostegno della Uilm Campania e della Uil mi hanno dato la forza di controbattere alle offese e alle illazioni dell'azienda e, addirittura agli attacchi delle altre sigle sindacali, che ritenevano questa una battaglia contro i mulini a vento». «L'ispettorato e la Regione Campania – conclude il segretario di Avellino - ci hanno dato ragione di una gestione aziendale che sfruttando le leggi a proprio vantaggio aveva il solo scopo di massimizzare i profitti. L'auspicio è, a questo punto, che si possano ristabilire corrette relazioni sindacali volte a promuovere uno sviluppo sano e coerente con le politiche che la Rolls-Royce promuove in tutti gli stabilimenti del mondo». «Spesso – sottolinea il numero uno della Uilm Campania, Antonio Accurso - ci si domanda a cosa serva il sindacato. Ebbene con l'atteggiamento che qualcuno ha tenuto in questa vertenza, mi spiace dirlo, si è dato ragione a questa domanda. Mentre con la perseveranza, la passione e la dedizione di Altieri si è dato ragione della risposta: a tutelare e difendere i lavoratori in ogni situazione. Se in un gruppo che fattura miliardi di euro nel mondo e che consegue ricavi di milioni di euro non riusciamo a far rispettare le regole di leggi e contratti cosa dovremmo fare negli indotti o nelle aziende che sono veramente in difficoltà». «Questo – aggiunge Accurso - è un territorio dove i tassi di disoccupazione sono altissimi, ma non possiamo accettare la regola del lavoro ad ogni costo e ad ogni prezzo. Dal primo momento abbiamo capito che in questa vertenza c'erano in ballo valori che vanno alla base dell'azione sindacale e della tutela di diritti costituzionali. L'azienda ha provato in tutti i modi ad intimorirci e, anche con atteggiamenti che riteniamo antisindacali (è in corso un giudizio presso il tribunale di Avellino su questo tema), ha cercato di togliere forza e voce a chi voleva denunciare il clima di sopraffazione che subivano questi lavoratori. Abbiamo però incontrato dei funzionari, sia presso l'ispettorato di Avellino che presso la Regione Campania, che hanno fatto prevalere le ragioni della legge e hanno avuto il coraggio e la coerenza di rilevare le irregolarità da noi segnalate». «A questo punto – conclude il segretario generale della Uilm Campania - resta una sola domanda e cioè cosa farà la casa madre. Si volterà dall'altra parte facendo finta che nulla accada, sacrificando i propri valori etici al mero profitto? Oppure cercherà di ristabilire corrette relazioni sindacali con chi vuole e sa rappresentare i bisogni e le difficoltà dei lavoratori per una gestione che possa portare beneficio, agli azionisti, ai lavoratori e al territorio? Noi siamo disponibili, come sempre, a dialogare, ma non ci fermeremo se si continuerà un dialogo tra sordi». - (PRIMAPRESS)