CNA, a marzo nelle pmi assunzioni +8,6% e +54,6% per i contratti a tempo indeterminato
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- in Fisco & Lavoro
(PRIMAPRESS) - ROMA - Marzo fa impennare le assunzioni nelle piccole imprese. Lo ha registrato l’Osservatorio del lavoro della CNA, realizzato dal Centro Studi, che, mensilmente, monitora un campione di oltre 20.500 imprese che occupano circa 127mila persone. Un balzo dell’8,6% sullo stesso mese del 2014: 3.245 assunzioni, 1.337 delle quali a tempo indeterminato.
E’ l’effetto combinato del Jobs Act, entrato in vigore il 7 marzo, e della decontribuzione inserita nella Legge di Stabilità. La crescita è sostenuta dai contratti a tempo indeterminato, aumentati del 54,6%, che rappresentano ormai il 41,2% delle modalità di assunzione, contro il 28,9% di un anno fa. All’interno del tempo indeterminato, crescono soprattutto le assunzioni a tempo pieno, quasi raddoppiate in un anno: +86%. Sono diminuite le assunzioni con altre tipologie contrattuali: - 8,3% il tempo determinato, - 18,5% l’apprendistato. L’Osservatorio del lavoro della Cna sottolinea che, mentre fino ad un anno fa, per un contratto a tempo indeterminato se ne siglavano due a termine, oggi la tendenza vede in parità le due tipologie contrattuali. Sempre a marzo 2015, nel campione osservato, a 3.245 nuove assunzioni si contrappongono 2.674 cessazioni, con un saldo netto positivo di 571 nuovi posti di lavoro. Un aumento degli occupati nelle piccole imprese dello 0,5% su base mensile che, se fosse confermato per tutto il 2015, potrebbe contribuire in misura considerevole alla ripresa dell’occupazione nel Paese. Marzo 2014 aveva visto invece 2.988 nuovi contratti e 2.809 cessazioni: un saldo di 179 unità, molto inferiore all’attuale. Sono segnali positivi: forse le piccole imprese iniziano ad agganciare la tiepida ripresa e fanno ripartire l’occupazione. L’ottimismo comincia a fare capolino. - (PRIMAPRESS)
E’ l’effetto combinato del Jobs Act, entrato in vigore il 7 marzo, e della decontribuzione inserita nella Legge di Stabilità. La crescita è sostenuta dai contratti a tempo indeterminato, aumentati del 54,6%, che rappresentano ormai il 41,2% delle modalità di assunzione, contro il 28,9% di un anno fa. All’interno del tempo indeterminato, crescono soprattutto le assunzioni a tempo pieno, quasi raddoppiate in un anno: +86%. Sono diminuite le assunzioni con altre tipologie contrattuali: - 8,3% il tempo determinato, - 18,5% l’apprendistato. L’Osservatorio del lavoro della Cna sottolinea che, mentre fino ad un anno fa, per un contratto a tempo indeterminato se ne siglavano due a termine, oggi la tendenza vede in parità le due tipologie contrattuali. Sempre a marzo 2015, nel campione osservato, a 3.245 nuove assunzioni si contrappongono 2.674 cessazioni, con un saldo netto positivo di 571 nuovi posti di lavoro. Un aumento degli occupati nelle piccole imprese dello 0,5% su base mensile che, se fosse confermato per tutto il 2015, potrebbe contribuire in misura considerevole alla ripresa dell’occupazione nel Paese. Marzo 2014 aveva visto invece 2.988 nuovi contratti e 2.809 cessazioni: un saldo di 179 unità, molto inferiore all’attuale. Sono segnali positivi: forse le piccole imprese iniziano ad agganciare la tiepida ripresa e fanno ripartire l’occupazione. L’ottimismo comincia a fare capolino. - (PRIMAPRESS)