Fisco: il redditometro in versione aggiornata per verificare stili di vita contrari alle dichiarazioni
- di RED-ROM
- in Fisco & Lavoro
(PRIMAPRESS) - ROMA - Gli stili di vita e le spese inadeguate ai redditi dichiarati sono un ritorno per la riforma del fisco italiano. Dall’abbigliamento agli oggetti di arte o antiquariato; dalle bollette di luce ed acqua esose alle spese del mutuo o per il telefono; dalle cene fuori casa agli abbonamenti pay-tv, alle spese per barbieri, istituti di bellezza, giochi e addirittura il mantenimento di un cavallo. Sono alcune delle voci contenute nell’allegato al decreto del 7 maggio, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di lunedì 20 con la firma del viceministro Maurizio Leo, che dettaglia su quali spese il Fisco si concentrerà per verificare che il reddito dei contribuenti sia coerente con il loro stile di vita. Si aggiorna dunque il “Redditometro”, lo strumento che dovrebbe consentire di risalire da una spesa effettuata da una persona fisica a uno incerto ossa la presenza di un reddito superiore a quello dichiarato. Leo parla di tutele per i contribuenti e di accertamenti solo su determinati casi.
Ma nella maggioranza di governo si apre qualche scollatura: "Noi crediamo che il miglior modo di far emergere il sommerso sia semplificare questo fisco tra i più complicati ma non crediamo a strumenti induttivi di accertamento come il redditometro". A dirlo è il presidente della commissione Attività Rosuttive, Alberto Gusmeroli. - (PRIMAPRESS)
Ma nella maggioranza di governo si apre qualche scollatura: "Noi crediamo che il miglior modo di far emergere il sommerso sia semplificare questo fisco tra i più complicati ma non crediamo a strumenti induttivi di accertamento come il redditometro". A dirlo è il presidente della commissione Attività Rosuttive, Alberto Gusmeroli. - (PRIMAPRESS)
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