Guccio Gucci: gli artigiani toscani sono patrimonio dell’umanita’, Unesco li protegga
- di RED-CENTRALE
- in Fisco & Lavoro
(PRIMAPRESS) - MILANO - "L'artigianalità italiana possiede un capitale di prestigio mai eguagliato al mondo, un patrimonio che sta scomparendo e che va salvaguardato: per questo faccio appello all'Unesco". Così il vulcanico stilista Guccio Gucci, creativo del marchio To Be G e ultimo discendente dell'omonima famiglia di pellettieri, rivolge il suo accorato appello all'Unesco, affinché la tradizione artigianale toscana venga inserita tra i patrimoni dell'umanità. "L'industria artigianale e manifatturiera è un bene culturale unico, ma costituisce anche un complesso di saperi e pratiche antiche tramandate da padre in figlio, un insieme di competenze uniche, un'eccellenza non esportabile né delocalizzabile, e per questo faccio appello all'Unesco, perché la salvaguardi e la protegga", spiega Guccio Gucci, in prima linea tra gli artigiani che utilizzano solo pelli di altissima qualità, provenienti da una filiera controllata e lavorate secondo la sapienza tramandata da secoli di prestigiosa tradizione conciaria. Esaltando quindi il ruolo chiave della città di Firenze, della sua industria e dei suoi laboratori nella tutela del made in Italy e, ancor di più, del made in Tuscany, lo stilista fondatore del marchio To Be G ha concluso: "In particolare Firenze, culla del Rinascimento, con le sue storiche botteghe d'arte, è da cinque secoli considerata la capitale assoluta della lavorazione artigianale di pregio e questo rappresenta una ricchezza che va protetta, promossa gelosamente e incoraggiata, anche perché i giovani non vogliono più seguire le orme dei padri". Una somma di caratteristiche, dunque, che costituiscono tutti i requisiti indispensabili, secondo Guccio Gucci, per fare dell'artigianato fiorentino una parte integrante dell'elenco dei capolavori immateriali del patrimonio dell'umanità istituito nell'ottobre del 2003 dall'Unesco, alla stregua delle Piramidi d'Egitto o della Grande Muraglia cinese. - (PRIMAPRESS)