“E’ tempo di riformare l’accesso alla professione fin dall’universita’”. Aiga incontra il ministro Orlando
- di RED-CENTRALE
- in Politica
(PRIMAPRESS) - ROMA -Tirocini, associazioni multiprofessionali, specializzazioni tra i principali temi di cui il ministro della giustizia Andrea Orlando ha discusso con le rappresentanze dell’avvocatura in occasione del primo Tavolo dell’avvocatura riunitosi oggi. Un incontro fortemente voluto da AIGA, associazione dei giovani avvocati italiani per parlare delle esigenze normative che la nuova figura di avvocato, capace di fornire un servizio professionale di qualità e di supporto delle reali esigenze della società italiana, richiede. Un incontro di oltre due ore, dalle 14,45 alle 17, in cui si è parlato delle tre priorità poste dall’avvocatura: accesso alla professione, funzioni sussidiarie di competenza della pubblica amministrazione, nuove forme di esercizio della professione. Il ministro ha annunciato la necessità di dar vita a un tavolo ampio di riforma dell’avvocatura che si articolerà ora in sette tavoli ristretti.“Dobbiamo puntare sull’incentivazione del merito e della qualità della formazione nella fase universitaria attraverso una riforma del percorso di studi - dichiara Nicoletta Giorgi presidente di AIGA, associazione italiana dei giovani avvocati - . Il giovane laureato deve essere in grado di affacciarsi alla professione con la preparazione necessaria perché i 18 mesi di tirocinio vengano svolti nel modo più proficuo e sia in grado di operare scelte ponderate sull’attività che vuole intraprendere. Lo svolgimento del tirocinio e della prima fase successiva al conseguimento del titolo di avvocato, spesso di durata molto ampia, deve essere disciplinata in modo da eliminare l’attuale “abuso di posizione”. Un abuso che non si estrinseca solo nell’inesistenza o ridotto trattamento economico ma anche nel mancato riconoscimento delle primarie tutele a fondamento di ogni rapporto di parasubordinazione, quale è quello che spesso si instaura all’interno degli studi”.“Il governo, che ai sensi della legge 247/12 dovrà pronunciarsi sullo svolgimento del tirocinio, dovrà tenere conto dello stato dei fatti e non della teoria del codice deontologico”, sottolinea Nicoletta Giorgi.Il ministro dovrà anche individuare le categorie di professionisti con cui gli avvocati potranno costituire le associazioni multiprofessionali. A proposito di questa operazione Nicoletta Giorgi sottolinea che “l’attenzione dovrà essere rivolta ai giovani professionisti e all’incentivazione della rete e dello scambio di sinergie. Ci auguriamo che non ci si limiti ad una elencazione tassativa ma consenta l’individuazione di principi generali che permettano una effettiva multidisciplinarietà”. - (PRIMAPRESS)