SCALFAROTTO (PD): « I TAGLI AI MINISTERI GUARDINO I RISULTATI. IL PD BLOCCHI QUELLI A UNAR »
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(PRIMAPRESS) - 
ROMA - «L'Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali in questi tre anni e' riuscito a conseguire importanti traguardi e a impostare percorsi per il futuro della lotta sostanziale a ogni tipo di discriminazione in Italia. Credo che l'applicazione della spending review debba valutare con maggiore attenzione la funzione strategica di alcuni uffici e la capacità e i risultati di alcuni dirigenti, come il Direttore Generale Unar Massimiliano Monnanni, riconosciuti dal Consiglio d’Europa, dalla Commissione europea e dalle Nazioni Unite e che nel nostro Paese dovrebbero essere sostenuti e premiati». Ivan Scalfarotto, Vicepresidente del Partito democratico, interviene contro i tagli previsti dalla spending review riguardo Unar- Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali del Consiglio dei Ministri. «Nonostante in questi anni il Direttore Monnanni, grazie anche alla capacità di gestione dei fondi europei e con un minimo aggravio sulle casse ministeriali, abbia saputo predisporre protocolli di contrasto fattivo dei fenomeni discriminatori - spiega Scalfarotto- , la scure della spending review mette a rischio la conferma del suo contratto e, attraverso il ridimensionamento dell'organico, l'effettiva chiusura dell'ufficio e quindi la dispersione di un patrimonio di competenze, relazioni e pratiche positive». «Dal piano nazionale per l'integrazione dei Rom, al Piano nazionale di azione contro razzismo e xenofobia fino alla prima grande indagine pubblica, affidata all'Istat e presentata pochi mesi fa, sulla condizione delle persone omosessuali in Italia - spiega il Vicepresidente dei democratici - Unar è stato fondamentale per la conoscenza e il contrasto dei fenomeni di discriminazione ancora possibili in Italia. Per questo invito il Governo a valutare più accuratamente alcuni ridimensionamenti di spesa e, pur non sedendo in Parlamento, proporrò al mio partito la necessità di battersi per mantenere questo importante strumento per le politiche di pari opportunità e integrazione nel nostro Paese». - (PRIMAPRESS)
ROMA - «L'Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali in questi tre anni e' riuscito a conseguire importanti traguardi e a impostare percorsi per il futuro della lotta sostanziale a ogni tipo di discriminazione in Italia. Credo che l'applicazione della spending review debba valutare con maggiore attenzione la funzione strategica di alcuni uffici e la capacità e i risultati di alcuni dirigenti, come il Direttore Generale Unar Massimiliano Monnanni, riconosciuti dal Consiglio d’Europa, dalla Commissione europea e dalle Nazioni Unite e che nel nostro Paese dovrebbero essere sostenuti e premiati». Ivan Scalfarotto, Vicepresidente del Partito democratico, interviene contro i tagli previsti dalla spending review riguardo Unar- Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali del Consiglio dei Ministri. «Nonostante in questi anni il Direttore Monnanni, grazie anche alla capacità di gestione dei fondi europei e con un minimo aggravio sulle casse ministeriali, abbia saputo predisporre protocolli di contrasto fattivo dei fenomeni discriminatori - spiega Scalfarotto- , la scure della spending review mette a rischio la conferma del suo contratto e, attraverso il ridimensionamento dell'organico, l'effettiva chiusura dell'ufficio e quindi la dispersione di un patrimonio di competenze, relazioni e pratiche positive». «Dal piano nazionale per l'integrazione dei Rom, al Piano nazionale di azione contro razzismo e xenofobia fino alla prima grande indagine pubblica, affidata all'Istat e presentata pochi mesi fa, sulla condizione delle persone omosessuali in Italia - spiega il Vicepresidente dei democratici - Unar è stato fondamentale per la conoscenza e il contrasto dei fenomeni di discriminazione ancora possibili in Italia. Per questo invito il Governo a valutare più accuratamente alcuni ridimensionamenti di spesa e, pur non sedendo in Parlamento, proporrò al mio partito la necessità di battersi per mantenere questo importante strumento per le politiche di pari opportunità e integrazione nel nostro Paese». - (PRIMAPRESS)
