SPENDING REVIEW, STORACE (LA DESTRA) “E’ UN MASSACRO SOCIALEâ€
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(PRIMAPRESS) - ROMA - “Non contenti di avere imposto agli italiani solo tasse, di tramare in Europa con le banche e contro il popolo, ora Monti e il suo governo impongono anche la spending review. Dietro la terminologia inglese accattivante si nascondono tagli indiscriminati che rischiano di mettere ancora più in ginocchio la nostra nazione.†E’ quanto scrive sul suo blog, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. “Nel mirino non c’è il superfluo, ma i servizi essenziali, ciò che costituisce quell’infrastruttura di cui il cittadino comune si avvale ordinariamente. Parliamo di tagli ai settori fondamentali, a partire dalla giustizia. E allora via 674 uffici di giudici di pace, decisione già dello scorso gennaio a cui, secondo le scelte dell’esecutivo, si deve aggiungere una revisione della geografia giudiziaria, con la chiusura di tribunali, procure, sezioni distaccate. Si risparmia, ma chi mette in atto la garanzia dei cittadini? Quanto si dovrà attendere per una sentenza? Dove dovrà andare un cittadino se gli si toglie sul territorio l’ente deputato ad accogliere i suoi ricorsi?
E ancora peggio, il governo vorrebbe entrare anche nelle competenze regionali, intervenendo nella sanità . Un atteggiamento per cui dobbiamo essere pronti a ricorrere alla Consulta. Tagli per miliardi di euro sui servizi primari della società – continua Storace -, nascosti dalle parole razionalizzazione e ottimizzazione della spesa. In realtà , si chiudono gli ospedali, tagliano posti letto, mettono in ginocchio il diritto alla salute. Ieri, in Consiglio regionale del Lazio, ho affermato che se arriva la spending review in sanità , tutto quello che ci siamo detti negli ultimi anni sarà zucchero rispetto al sangue che scorre. Non ce lo possiamo permettere, e per questo la spending review non deve essere applicata alle regioni in piano di rientro, perché quelle regioni i sacrifici già li stanno facendo.
E ancora, le Province. Dicono di volerle sopprimere, ma la questione riguarda molto altro. Nel tempo ho maturato un orientamento diverso da quello più semplice dell’abolizione. Nel Lazio, sono sostenitore di una tesi che farebbe bene alla provincia di Roma, che è quella della creazione della regione di Roma. Lo affermo da anni, e consentirebbe al resto del Lazio di attestarsi come ottava regione in termini demografici.
Infine, quando il governo Monti dice di voler tagliare il 10% nel pubblico impiego, traducendo le percentuali in numeri, significa parlare di 350mila persone. E questo comporterà tensioni sociali altissime.
Sotto la minaccia dell’aumento dell’Iva, il governo vorrebbe portare avanti la sua politica folle ai danni degli italiani. Buttano fumo negli occhi con qualche intervento sui dirigenti della pubblica amministrazione, ma non dicono come potranno poi garantire efficienza e servizi ai cittadini. Le garanzie per politiche sociali vengono meno, immolate sull’altare dei conti in regola per l’Europa delle banche e dei mercati. Il popolo può morire di fame. La chiamano spending review- conclude Storace - ma si legge massacro socialeâ€. - (PRIMAPRESS)
E ancora, le Province. Dicono di volerle sopprimere, ma la questione riguarda molto altro. Nel tempo ho maturato un orientamento diverso da quello più semplice dell’abolizione. Nel Lazio, sono sostenitore di una tesi che farebbe bene alla provincia di Roma, che è quella della creazione della regione di Roma. Lo affermo da anni, e consentirebbe al resto del Lazio di attestarsi come ottava regione in termini demografici.
Infine, quando il governo Monti dice di voler tagliare il 10% nel pubblico impiego, traducendo le percentuali in numeri, significa parlare di 350mila persone. E questo comporterà tensioni sociali altissime.
Sotto la minaccia dell’aumento dell’Iva, il governo vorrebbe portare avanti la sua politica folle ai danni degli italiani. Buttano fumo negli occhi con qualche intervento sui dirigenti della pubblica amministrazione, ma non dicono come potranno poi garantire efficienza e servizi ai cittadini. Le garanzie per politiche sociali vengono meno, immolate sull’altare dei conti in regola per l’Europa delle banche e dei mercati. Il popolo può morire di fame. La chiamano spending review- conclude Storace - ma si legge massacro socialeâ€. - (PRIMAPRESS)