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2 GIUGNO: LA FESTA DELLA REPUBBLICA CON IL CUORE IN EMILIA

(PRIMAPRESS) - napolitano altare vert ROMA - Dopo le polemiche sull'opportunità o meno di far svolgere la tradizionale oparata del 2 giugno a Roma, è stato il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano a trasformare queste celebrazioni, in un momento di unità del Paese che quest'anno darà un significato diverso alle celebrazione della Festa della Repubblica. Per l'Italia è un momento tra i più difficili della sua storia e gli italiani nonostante tutto oggi rivolgeranno i loro pensieri non alle tasse del Governo Monti, ai tagli alle pensioni, agli aumenti indiscriminati dei carburanti, benì alla solidarietà verso quei concoittadini che da dieci giorni combattono 24 ore su 24 con qualcosa di non controllabile, il terremoto. In molti hanno perso tutto, la situazione in Emilia è drammatica, ma il messaggio di Napolitano che dice "ce la faremo" è lo stimolo più forte a rimboccarsi le maniche e a dimostrare ancora una volta che di fornte alle difficoltà non esiste secesione, Padania libera, Roma ladrona. Ma che l'Italia ed il suo popolo sono uno e indivisibile. Non sarà il 2 giugno più felice, ma sicuramente uno dei più sentiti dalla Nazione. - (PRIMAPRESS)