Ambiente, l'allarmante rapporto della Conferenza del Clima Onu firmato da 234 scienziati
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Sarà al centro del summit del G20 di Glasgow in ottobre, il rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo Cambiamento Climatico (Ipcc) delle Nazioni Unite. Un rapporto a cui hanno lavorato a porte chiuse 234 scienziati di 195 paesi e “quanto emerge deve far riflettere e presto” ha detto il presidente designato della Conferenza mondiale dell'Onu (COP26) sul clima, Alok Sharma presentando il rapporto alle Nazioni Unite.
Gli scienziati avvertono che per riportare il termometro in equilibrio occorre dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e portarle a uno zero netto entro il 2050. Se non si inverte la rotta, evidenziano gli scienziati, nel 2030 potremmo arrivare a 3 gradi e nel 2.100 fino a 4.
In altri tempi il rapporto non avrebbe fatto lo stesso effetto di questi giorni i cui stanno divampando incendi dalla California al Nord Europa e la Grecia e in tutto il Sud Italia e le isole mentre al Nord alluvioni e grandine prendono la scena. ”Credo sarà uno dei più importanti rapporti scientifici mai pubblicati", ha dichiarato sui social la climatologa Corinne Le Quéré, e a cui ha fatto eco il presidente della Società Meteorologica Italiana, Luca Mercalli.
Una delle questioni centrali sarà la capacità del mondo di limitare il riscaldamento globale a +1,5°C rispetto all'era preindustriale, obiettivo ideale dell'Accordo di Parigi.
"Non possiamo permetterci di aspettare due, cinque o 10 anni: questo è il momento, o si agisce ora o non avremo più tempo”. E’ questo il duro commento di Sharma che suona come il più chiaro e deciso avvertimento sui pericoli e le conseguenze dell'accelerazione del cambiamento climatico. - (PRIMAPRESS)
Gli scienziati avvertono che per riportare il termometro in equilibrio occorre dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e portarle a uno zero netto entro il 2050. Se non si inverte la rotta, evidenziano gli scienziati, nel 2030 potremmo arrivare a 3 gradi e nel 2.100 fino a 4.
In altri tempi il rapporto non avrebbe fatto lo stesso effetto di questi giorni i cui stanno divampando incendi dalla California al Nord Europa e la Grecia e in tutto il Sud Italia e le isole mentre al Nord alluvioni e grandine prendono la scena. ”Credo sarà uno dei più importanti rapporti scientifici mai pubblicati", ha dichiarato sui social la climatologa Corinne Le Quéré, e a cui ha fatto eco il presidente della Società Meteorologica Italiana, Luca Mercalli.
Una delle questioni centrali sarà la capacità del mondo di limitare il riscaldamento globale a +1,5°C rispetto all'era preindustriale, obiettivo ideale dell'Accordo di Parigi.
"Non possiamo permetterci di aspettare due, cinque o 10 anni: questo è il momento, o si agisce ora o non avremo più tempo”. E’ questo il duro commento di Sharma che suona come il più chiaro e deciso avvertimento sui pericoli e le conseguenze dell'accelerazione del cambiamento climatico. - (PRIMAPRESS)