Corea del Nord: il tentativo di Kim Jong-un di riavvicinare il governo di Seul
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - COREA DEL NORD - La tela di Penelope della diplomazia Usa in corea del Nord sembra di nuovo disfatta. Il leader nordcoreano Kim Jong-un respinge l'offerta di dialogo di Washington, ritenendo che anche con l'arrivo di Biden non c'è stato un cambio nella "politica ostile" Usa.
Dopo l'ascesa al potere del presidente Joe Biden a gennaio, gli Stati Uniti hanno, però, insistito per riprendere i colloqui sopratutto per riattivare il dialogo sulla denuclearizzazione, bloccato dal fallimento del vertice di Hanoi nel 2019 e continuando a produrre armi nucleari.
Ora, però, lo scenario della politica Pyongyoung sembra aver adottato una nuova strategia: riavvicinarsi all'insofferente Corea del Sud.
Già la sorella del leader nordcoreano, Kim Yo-jong aveva esortato Seul a cambiare il suo "consueto atteggiamento conflittuale".
Ma Seul ha riportato a Washington che i suoi vicini "stanno svolgendo attività militari temibili che vanno oltre quanto è consentito, distruggendo la stabilità e l'equilibrio intorno alla penisola coreana". Kim ha assicurato che, per questo motivo, prima di firmare un trattato di pace, come recentemente proposto dal presidente Moon Jae-in all'Onu, "deve essere garantito il rispetto reciproco e il pregiudizio verso l'altro, nonché doppi standard ingiusti e punti di vista ostili".
Il governo di Washington ci riprova ancora: "Siamo pronti a incontrare la Corea del Nord senza precondizioni. Speriamo che la Corea del Nord risponda positivamente alla nostra sensibilizzazione", ha detto il portavoce, aggiungendo che Washington sostiene la "cooperazione intercoreana" per aiutare la stabilità nella penisola. - (PRIMAPRESS)