Georgia divisa in due dopo le elezioni. In serata le proteste mentre l’Ue chiede un’indagine
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - GEORGIA - Le elezioni appena concluse in Georgia hanno aperto scontri e polemiche sulla validità del voto per brogli elettorali denunciati dall'opposizione che ha già programmato a nemmeno 24 ore dall'esito delle urne, di scendere in piazza per richiamare l'attenzione degli osservatori internazionali.
L'ex presidente e leader dell'opposizione georgiano Mikheil Saakashvili,al momento in detenzione in una clinica penitenziaria a Tbilisi, che guidò la Rivoluzione delle Rose nel 2003, ha indetto proteste antigovernative di massa a seguito delle contestate elezioni legislative. "Ovviamente nessuno dovrebbe entrare in Parlamento! Ora è il momento delle proteste di massa. Dobbiamo mostrare al mondo che stiamo lottando per la liber- tà e che siamo un popolo che non tolle- rerà l'ingiustizia",ha scritto sul web.
Il partito al potere, risultato vincitore delle elezioni, ha ribadito che l’integrazione europea resta la sua “priorità”, rispondendo così all’opposizione filo-occidentale che lo accusa di autoritarismo filorusso e a sua volta ha indetto manifestazioni per la serata di questa sera lunedì 28 ottobre. Del resto anche l'Unione Europea ha espresso preoccupazione per la vittoria del partito Sogno Georgiano, richiedendo un’indagine sulle presunte “irregolarità elettorali”. Tuttavia, oggi e martedì 29 ottobre, è atteso in Georgia il primo ministro ungherese Viktor Orban, noto per i suoi stretti legami con Mosca, in aperta sfida all’Ue, di cui l’Ungheria detiene attualmente la presidenza di turno. Questa visita inattesa ha provocato la reazione di Bruxelles. Il leader ungherese “non rappresenta l’Unione Europea”, ha dichiarato criticamente il capo della diplomazia europea, Josep Borrell. Di fronte alle polemiche crescenti, il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidzé ha anticipato: “Faremo tutto il possibile affinché la Georgia sia pienamente integrata nell’Ue entro il 2030”, ha promesso ai giornalisti, aggiungendo che “si aspetta che le relazioni” con Bruxelles si distendano dopo le forti tensioni degli ultimi mesi. - (PRIMAPRESS)
L'ex presidente e leader dell'opposizione georgiano Mikheil Saakashvili,al momento in detenzione in una clinica penitenziaria a Tbilisi, che guidò la Rivoluzione delle Rose nel 2003, ha indetto proteste antigovernative di massa a seguito delle contestate elezioni legislative. "Ovviamente nessuno dovrebbe entrare in Parlamento! Ora è il momento delle proteste di massa. Dobbiamo mostrare al mondo che stiamo lottando per la liber- tà e che siamo un popolo che non tolle- rerà l'ingiustizia",ha scritto sul web.
Il partito al potere, risultato vincitore delle elezioni, ha ribadito che l’integrazione europea resta la sua “priorità”, rispondendo così all’opposizione filo-occidentale che lo accusa di autoritarismo filorusso e a sua volta ha indetto manifestazioni per la serata di questa sera lunedì 28 ottobre. Del resto anche l'Unione Europea ha espresso preoccupazione per la vittoria del partito Sogno Georgiano, richiedendo un’indagine sulle presunte “irregolarità elettorali”. Tuttavia, oggi e martedì 29 ottobre, è atteso in Georgia il primo ministro ungherese Viktor Orban, noto per i suoi stretti legami con Mosca, in aperta sfida all’Ue, di cui l’Ungheria detiene attualmente la presidenza di turno. Questa visita inattesa ha provocato la reazione di Bruxelles. Il leader ungherese “non rappresenta l’Unione Europea”, ha dichiarato criticamente il capo della diplomazia europea, Josep Borrell. Di fronte alle polemiche crescenti, il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidzé ha anticipato: “Faremo tutto il possibile affinché la Georgia sia pienamente integrata nell’Ue entro il 2030”, ha promesso ai giornalisti, aggiungendo che “si aspetta che le relazioni” con Bruxelles si distendano dopo le forti tensioni degli ultimi mesi. - (PRIMAPRESS)