Green pass: oggi Cabina di Regia e CdM per i "lasciapassare" in scuole, locali pubblici e lavoro
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - ROMA - Inizierà tra poche ore (11,30) la cabina di regia, di oggi 5 agosto, del premier Mario Draghi con i ministri e gli esperti del Comitato scientifico in vista delle nuove misure sul Green pass anche per scuola e trasporti. Alle 16, invece, è previsto il Consiglio dei ministri per varare le nuove norme che dovranno allargare il range di misure già previste con il Green pass che entra in vigore da domani 6 agosto.
Ciò che dovrebbe essere una scelta obbligata per il governo, circa le misure da adottare per contenere la diffusione del virus nei luoghi d'aggregazione che già lo scorso anno si sono dimostrati come focolai di Covid-19, in effetti si sono trasformati in conflitti di posizioni tra la stessa maggioranza e l'opposizione.
La sensazione è che la politica delle parti sia tornata a prevalere su una scelta a senso unico: quella che deve mettere in sicurezza il paese per non ricadere in altri lockdown che sembrano essere possibili con l'incremento dei contagi che verosimilmente avranno una accelerata al ritorno dalle vacanze. La vaccinazione del paese è ancora a poco più del 60%, troppo poco per una immunità di massa da consentire margini di ritorno alla normalità. Sulla scuola le posizioni della Lega sono comprensibili per il ritorno in presenza ma prima ancora dovrebbero essere definite le modalità d'ingresso: ad esempio con tampone obbligatorio in classe? Sui trasporti nel percorso casa-scuola sarebbe fondamentale l'uso del Green pass o di qualsiasi altra certificazione che mette al sicuro gli altri passeggeri perchè è lì che il virus trova le vie più veloci di diffusione. E poi c'è la questione sollevata da ristoratori e locali pubblici circa il controllo del Green pass: come esercitare questo controllo? Una domanda divenuta ancora più legittima con una buona quantità di Green pass falsi scoperti in giro. E poi c'è il capitolo luoghi di lavoro dove i sindacati non hanno preso ancora posizioni chiare. Negli ultimi giorni avevano detto si a garantire la sicurezza in fabbrica con il Green pass ma non si è sciolto il nodo sulle azioni da intraprendere per chi si rifiuta di vaccinarsi. - (PRIMAPRESS)
Ciò che dovrebbe essere una scelta obbligata per il governo, circa le misure da adottare per contenere la diffusione del virus nei luoghi d'aggregazione che già lo scorso anno si sono dimostrati come focolai di Covid-19, in effetti si sono trasformati in conflitti di posizioni tra la stessa maggioranza e l'opposizione.
La sensazione è che la politica delle parti sia tornata a prevalere su una scelta a senso unico: quella che deve mettere in sicurezza il paese per non ricadere in altri lockdown che sembrano essere possibili con l'incremento dei contagi che verosimilmente avranno una accelerata al ritorno dalle vacanze. La vaccinazione del paese è ancora a poco più del 60%, troppo poco per una immunità di massa da consentire margini di ritorno alla normalità. Sulla scuola le posizioni della Lega sono comprensibili per il ritorno in presenza ma prima ancora dovrebbero essere definite le modalità d'ingresso: ad esempio con tampone obbligatorio in classe? Sui trasporti nel percorso casa-scuola sarebbe fondamentale l'uso del Green pass o di qualsiasi altra certificazione che mette al sicuro gli altri passeggeri perchè è lì che il virus trova le vie più veloci di diffusione. E poi c'è la questione sollevata da ristoratori e locali pubblici circa il controllo del Green pass: come esercitare questo controllo? Una domanda divenuta ancora più legittima con una buona quantità di Green pass falsi scoperti in giro. E poi c'è il capitolo luoghi di lavoro dove i sindacati non hanno preso ancora posizioni chiare. Negli ultimi giorni avevano detto si a garantire la sicurezza in fabbrica con il Green pass ma non si è sciolto il nodo sulle azioni da intraprendere per chi si rifiuta di vaccinarsi. - (PRIMAPRESS)