Il 5 Giugno dell’Ambiente che dovrà fare outing nella politica di consumo del suolo
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - ROMA - Oggi 5 giugno, si celebra la Giornata mondiale dell’Ambiente, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Quest’anno tra i temi in evidenza le soluzioni all’inquinamento da plastica.
Solo nel 2022 il mondo ha prodotto 430 milioni di tonnellate di plastica, secondo i dati dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Oltre due terzi di questa plastica (quasi 290 milioni di tonnellate) è stata utilizzata per realizzare prodotti di breve durata. Tra questi, 139 milioni di tonnellate per prodotti monouso.
Quai tutte le plastiche monouso continuano ad essere prodotte da materie prime di origine fossile: il 98% nel 2021, contro il 99% nel 2019. La plastica monouso, oltre che un problema di inquinamento e rifiuti è una aggravante per questione climatica.
Il Programma delle Nazioni Unite, porterà avanti tre priorità come un mantra: riutilizzo, riciclo, riorientamento. Ma la questione clima quest’anno è ancora un nervo scoperto per quanto accaduto in Emilia Romagna, Toscana e Marche. Consumo ed erosione di suolo, perdita di argini di fiumi, insicurezza idraulica, mancanza di vasche di laminazione, dovranno essere al centro delle prossime decisioni ma in una visione globale del riassetto idrogeologico senza frammentazioni di competenze istituzionali che hanno reso inefficace programmazione e inadempienze. - (PRIMAPRESS)
Solo nel 2022 il mondo ha prodotto 430 milioni di tonnellate di plastica, secondo i dati dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Oltre due terzi di questa plastica (quasi 290 milioni di tonnellate) è stata utilizzata per realizzare prodotti di breve durata. Tra questi, 139 milioni di tonnellate per prodotti monouso.
Quai tutte le plastiche monouso continuano ad essere prodotte da materie prime di origine fossile: il 98% nel 2021, contro il 99% nel 2019. La plastica monouso, oltre che un problema di inquinamento e rifiuti è una aggravante per questione climatica.
Il Programma delle Nazioni Unite, porterà avanti tre priorità come un mantra: riutilizzo, riciclo, riorientamento. Ma la questione clima quest’anno è ancora un nervo scoperto per quanto accaduto in Emilia Romagna, Toscana e Marche. Consumo ed erosione di suolo, perdita di argini di fiumi, insicurezza idraulica, mancanza di vasche di laminazione, dovranno essere al centro delle prossime decisioni ma in una visione globale del riassetto idrogeologico senza frammentazioni di competenze istituzionali che hanno reso inefficace programmazione e inadempienze. - (PRIMAPRESS)