Il CdM approva la Legge di Bilancio che passerà alle Camere. Ecco cosa prevede
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il Consiglio dei ministri, ha approvato il testo della legge di bilancio che vale circa 38 miliardi di euro. La manovra, aveva ricevuto già il via libera ma “salvo intese” circa un mese fa, ora passerà alle Camere. È probabile, però, che il Governo approvi uno scostamento di bilancio nei prossimi giorni per finanziare bonus e ristori a favore di chi deve chiudere in questi ultimi mesi del 2020.
Tra le novità, sgravi contributivi non solo per le assunzioni under 35, ma anche per quelle al femminile. E un fondo a sostegno delle imprese guidate da donne. Per ventiquattro mesi a partire dal prossimo gennaio, chi assumerà donne avrà uno sgravio fiscale del 100%, fino ad un massimo di 6mila euro annui, se in azienda vi sarà un incremento del livello occupazionale netto. Per le donne manager ed imprenditrici ci sarà un apposito fondo presso il ministero dello Sviluppo economico, che erogherà contributi a fondo perduto per avviare imprese al femminile. Tra le norme sul lavoro, deroga, fino al 31 marzo 2021, al decreto Dignità: si potranno rinnovare o prorogare, per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta, i contratti a tempo determinato, senza indicare la causale. Al capitolo cashless, ovvero con pagamenti elettronici, viene confermata la lotteria degli scontrini.
Confermato il Fondo da 400 milioni di euro per l'acquisto di vaccini e farmaci per i pazienti infetti da Covid-19. Il testo ricorda che l'acquisto e la distribuzione sarà in mano al commissario Domenico Arcuri.
Alla Scuola, andranno 8 milioni l'anno per l’innovazione didattica e digitale e agli asili: 100 milioni nel 2022. La manovra 2021 stanzia risorse aggiuntive per il potenziamento delle strutture comunali: stando all'ultima bozza della legge, si tratta di 100 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023, 200 milioni nel 2024,250 milioni per il 2025 e 300 milioni di euro annui a partire dal 2026.
Arriva anche un Fondo a sostegno dei comuni marginali per il finanziamento di interventi a supporto della coesione sociale e dello sviluppo economico nelle aree del Paese maggiormente colpite dal fenomeno dello spopolamento e per i quali si riscontrano particolari problematiche di attrattività per la limitata offerta locale di servizi materiali e immateriali alle persone e alle attività economiche. Viene prorogato al 31 dicembre 2022 il credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Proroga sgravi investimenti Sud al 2022 Il credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno verso la proroga al 2022. L'agevolazione, prima prorogata al solo 2021, ora figura coperta per due anni, con oneri di circa 1 miliardo per ciascun anno e conseguente riduzione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, Programmazione 2021-2027, sia per il 2021 che per il 2022, fermo restando il complessivo criterio di ripartizione territoriale. Salta anche il Comitato produttività precedentemente previsto presso il Mise. Mezzogiorno. Fino a 2.800 nuove assunzioni a tempo indeterminato per politiche coesione Fino a 2.800 nuove assunzioni a tempo determinato nel Mezzogiorno per le politiche di coesione. Dal primo gennaio 2021 le amministrazioni pubbliche che rivestono ruoli di coordinamento nazionale e le Autorità di gestione, gli organismi intermedi o i soggetti beneficiari delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia possono assumere personale non dirigenziale in possesso delle professionalità legate alle politiche di coesione con contratto di lavoro a tempo determinato, nel limite massimo di 2.800 unità, e di una spesa massima in ragione d'anno pari a 126 milioni annui per il triennio 2021-2023, di durata corrispondente ai programmi operativi complementari e comunque non superiore a trentasei mesi. - (PRIMAPRESS)