Il Mose di Venezia alza per la prima volta tutte le sue paratie dopo l'avvio del progetto negli anni '80
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - Venezia - Oggi 10 luglio ci sarà il primo test complessivo della tormentata opera del Mose acronimo di Modulo Sperimentale Elettromeccanico. Alle 10 la cerimonia alla presenza del premier e le autorità regionali ma anche i barchini pronti a qualche contestazione.
L’opera progettata nel 1984 è lievitata dall’iniziale costo di 4,2 miliardi, a 6 miliardi con l'aggiunta di cento milioni l'anno per le manutenzioni. Il completamente di tutti i lavori, dovrebbero essere entro fine 2021. Che la costruzione per fermare l’acqua alta della città lagunare possa risultare efficace dopo 36 anni lascia un può di dubbi e se messa a confronto con la realizzazione del Ponte Morandi a Genova fa capire le differenze sulla gestione delle opere pubbliche.
Oggi sarà la prima volta in cui le 78 paratoie si alzeranno contemporaneamente dalle acque e andranno a chiudere le tre bocche di porto del Lido, Malamocco e Chioggia, isolando la Laguna di Venezia dal mare. Se poi funzionerà, quando tra un anno e mezzo sarà messo a punto, è tutto da vedere.
L’architetto Elisabeta Spitz, nominato commissario straordinario per il Mose lo scorso novembre, e Cinzia Zincone, provveditore alle Opere Pubbliche del Triveneto, sono le protagoniste dell’accelerazione del progetto. Oltre al premier Giuseppe Conte sarà presente anche la ministra alle Infrastrutture, Paola De Micheli, il governatore Luca Zaia e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. La control room per attivare il meccanismo si trova sull’isola artificiale alla bocca del Lido, dove confluiscono le autorità. - (PRIMAPRESS)