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Inchiesta hacker, interrogato l’ex superpoliziotto Gallo: “Sono un servitore dello Stato”

Inchiesta hacker, interrogato l’ex superpoliziotto Gallo: “Sono un servitore dello Stato”
(PRIMAPRESS) - MILANO - Questa mattina nell'ambito della maxi inchiesta sul furto di dati personali di esponenti di governo, parlamentari e società, è comparso davanti al Gip di Milano, per un interrogatorio di garanzia, l'ex superpoliziotto Carmine Gallo. L'indagato, che è ai domiciliari a seguito dell'indagine sulla rete di hacker finalizzata al dossieraggio, si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha reso brevi dichiarazioni spontanee. "Sono un servitore dello Stato, parlerò al pm per dimostrare la mia innocenza", questo il senso delle dichiarazioni. Davanti al gip anche Nunzio Samuele Calamucci,l'hacker del gruppo, tra gli arrestati nell'inchiesta,non ha risposto al gip ma ha fornito dichiarazioni scritte.
Di altro segno le dichiarazioni rese al Gip da Massimiliano Camponovo, altro imputato nell'inchiesta: "Sono preoccupato, temo per la mia incolumità e quella della mia famiglia. Avevo percepito che dietro a questo sistema c'era qualcosa di oscuro quindi a un certo punto sono stato al mio posto. Mi passavano i dati e facevo i report" Questo il senso delle dichiarazioni spontanee rese al gip di Milano da Camponovo, uno dei quattro arrestati per gli accessi abusivi a varie banche dati e sui dossieraggi.
Sono proprio queste ultime dichiarazioni che insieme a quella di Gallo che ha sentito di dire che è un uomo dello Stato a conferire a questa inchiesta i contorni di una spy-story che va oltre curiosità di funzionari. - (PRIMAPRESS)