La "Lunga Marcia" di ritorno dallo spazio del razzo cinese. Impatto di frammenti sull'Italia
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il razzo cinese “Lunga marcia 5B” lanciato nello spazio nei giorni scorsi per portare il primo modulo della futura stazione spaziale di Pechino, sarà di ritorno domani 9 maggio. Un ritorno con qualche concreto rischio che frammenti della navicella, nella ricaduta a 27 mila chilometri orari all’ora, possano cadere in alcune regioni del Centro-Sud Italia, ha fatto scattare l’allarme della Protezione Civile. L’orario di caduta è previsto tra le 19,50 di oggi e le 5,15 del mattino e la raccomandazione di mantenere l’allerta è rivolta alle regioni di Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Andando avanti nella giornata odierna il margine di incertezza sulla’impatto si andrà riducendo e quindi si avrà più chiara la zona maggiormente accreditata per l’impatto insieme ad un orario più certo.
Cnr di Pisa. Le stime più recenti fornite dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) confermano che si è ridotto a poco più di 9 ore il margine di incertezza per il rientro nell’atmosfera dello stadio principale del razzo cinese Lunga Marcia 5B, in caduta incontrollata verso la Terra. La variabilità del numero di frammenti è data anche dalla densità atmosferica impressa agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare.
Questi elementi sono stati definiti nel corso del Comitato Operativo della Protezione Civile riunitosi nella sera di ieri, venerdì 7 maggio con Il tavolo tecnico – composto da Asi, (Agenzia Spaziale Italiana), da un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa – Coi, dell’Aeronautica Militare – Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni. - (PRIMAPRESS)
Cnr di Pisa. Le stime più recenti fornite dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) confermano che si è ridotto a poco più di 9 ore il margine di incertezza per il rientro nell’atmosfera dello stadio principale del razzo cinese Lunga Marcia 5B, in caduta incontrollata verso la Terra. La variabilità del numero di frammenti è data anche dalla densità atmosferica impressa agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare.
Questi elementi sono stati definiti nel corso del Comitato Operativo della Protezione Civile riunitosi nella sera di ieri, venerdì 7 maggio con Il tavolo tecnico – composto da Asi, (Agenzia Spaziale Italiana), da un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa – Coi, dell’Aeronautica Militare – Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni. - (PRIMAPRESS)