La seconda giornata di Papa Francesco in Congo con il ricordo di Luca Attanasio
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - KINSHASA (CONGO) - La seconda giornata del viaggio di Papa Francesco nella capitale del Congo dopo la messa celebrata a Kinshasa dallo stesso padre è stata una giornata di incontri cone le comunità ecclesiali e seminaristi ma anche testimonianze arrivate dai sopravvissuti al conflitto in corso nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo che hanno condiviso storie di violenza brutale, tra cui uccisioni di massa e mutilazioni, rapimenti e parenti perduti, stupri seriali e schiavitù sessuale, e sfollati che vivono in campi profughi sovraffollati e malsani. Storie che hanno visibilmente turbato Bergoglio per la crudeltà dei racconti.
Ma tra gli orrori della guerra e le calamità naturali, anche quelli che hanno partecipato all'incontro di mercoledì pomeriggio con Papa Francesco hanno parlato di perdono e speranza, con un sopravvissuto che ha espresso la speranza di tutti: “Vogliamo lasciarci alle spalle questo oscuro passato e poter costruisci un bel futuro”. E poi tra queste crudeltà anche il ricordo di un'altra tragedia quella dell'uccisione nel febbraio 2021 dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio e del suo autista. Per lui le parole di Papa Francesco. - (PRIMAPRESS)
Ma tra gli orrori della guerra e le calamità naturali, anche quelli che hanno partecipato all'incontro di mercoledì pomeriggio con Papa Francesco hanno parlato di perdono e speranza, con un sopravvissuto che ha espresso la speranza di tutti: “Vogliamo lasciarci alle spalle questo oscuro passato e poter costruisci un bel futuro”. E poi tra queste crudeltà anche il ricordo di un'altra tragedia quella dell'uccisione nel febbraio 2021 dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio e del suo autista. Per lui le parole di Papa Francesco. - (PRIMAPRESS)