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LAVORO: APPROVATA LA RIFORMA FORNERO, ANCHE SE CON LE CRITICHE SIA DI MAGGIORANZA CHE OPPOSIZIONE

(PRIMAPRESS) - fornero pianto2 ROMA - Diciamolo subito: la riforma sul lavoro, cosiddetta "Fornero" è ormai legge. E' stata approvata definitivamente dalla Camera con 393 voti favorevoli, 74 contrari e 46 astenuti. Un'approvazione che potremmo dire con il doping. Infatti nelle dichiarazioni di voto, tranne qualche piccolo caso, tutti, sia nella maggioranza, che ovviamente nell'opposizione hanno criticato duramente questa riforma. Ha scontetato proprio tutti. Ovviamente il primo anti-riforma Fornero è Antonio Di Pietro dell'Idv, che ha annunciato " "noi, gia' a partire dal prossimo mese, ci rivolgeremo ai cittadini con un referendum, e poi vedremo chi ha ragione, se noi o voi e la vostra anomala maggioranza". Poi sempre Di Pietro ha sottolineato che "la riforma è una bufala e che viene approvata con il metodo del ricatto, perchè domani il premier Monti possa presentarsi al summit europeo con la legge in tasca". Ma anche il Pd, forse tra i maggiori sostenitori del Ddl attraverso l'onorevole Marianna Madia fa notare che "restano alcuni punti da perfezionare, quali le norme sugli esodati, gli ammortizzatori sociali". Caustico Fabrizio Cicchitto, il capogruppo del Pdl, altro partito di maggiroanza che sostiene il governo tecnico di Mario Monti.  ''Questa - spiega Cicchitto - e' l'ultima volta che cala la mannaia della fiducia che impedisce al Parlamento di potersi misurare". In realtà oggi la Camera dei Deputati ha approvato il Ddl sul lavoro esclusivamente sulla base della richiesta del presidente Monti di poter giungere alla due giorni di summit europeo con una nuova riforma approvata, anche se tutti, anche il Governo, riconoscono che ci sono punti da modificare sensibilmente. Il rischio è che nonostante l'approvazione, quello che appare a tutti quasi come un bluff, si trasformi in Europa in un flop. Che non sia un asso nella manica dell'Italia, ma che venga visto piuttosto come il solito modo dei nostri politici di aggiarare le regole. Insomma come sempre, siamo i soliti...italiani. Ed in un momento così delicato, in cui le fasce di cittadini più deboli continuano ad essere tartassati dalle vessazioni di un Governo che ha dovuto in fretta e furia emanare decreti legge anti-crescita, si rischia di continuare ad affamare la povera gente ed allargare la forbice che separa i poveri dai ricchi. Schiacciati dal peso della speculazione finanziaria, da qualcosa di invisibile e di lontano dall'economia e dalal vita reale. Perchè ci troviamo in questa situazione? Perchè gli Stati hanno dato il via libera alla vera mannaia, quella della finanza internazionale a cui non importa la nostra riforma sul lavoro, la crescita dell'occupazione, la sopravvivenza delle classi meno tutelate. Ma l'unico interesse è quello di arraffare quanto più è possibile. Siamo tutti vittima di un male invisibile, a cui però i Governi hanno dato carburante e ne stanno fornendo ancora. - (PRIMAPRESS)