Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 62

LAVORO. DI PIETRO, FORNERO VUOLE RISCRIVERE ART.1 COSTITUZIONE

(PRIMAPRESS) - dipietro vert ROMA - â€œProprio mentre chiedeva al Parlamento un ‘filotto’ di voti di fiducia per riformare in peggio il mercato del lavoro e togliere i diritti ai lavoratori, il governo del professor Monti sborsava circa quattro miliardi di euro per dare una mano al Monte dei Paschi di Siena dell’amico Alessandro Profumo. Lo stesso che qualche anno fa prese 40 milioni di euro da Unicredit come liquidazione e che, attualmente, è indagato per una frode fiscale perché avrebbe sottratto allo Stato 700 milioni”. Lo scrive sul suo blog il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Insomma, questo governo non si smentisce proprio mai. Ha figli e figliastri. I figli sono le banche, a cui regalare o prestare, a tassi agevolati, miliardi e miliardi. Sono i pensionati d’oro a cui non deve essere tolto un euro, sennò ci restano male. Sono i corrotti che, grazie alla legge di Monti e della guardasigilli Severino, avranno d’ora in poi la vita ancora più facile. I figliastri sono quei cittadini che stavano per andare in pensione e invece ci andranno con anni di ritardo, mentre alcuni di loro, gli ‘esodati’, non sanno come tirare a campare fino a quel momento. Sono i lavoratori che, se per caso leggessero il Wall Street Journal di oggi, scoprirebbero che dal giorno alla notte hanno perso anche il diritto formale al lavoro. A quanto pare la badessa Fornero ha riscritto, tutta da sola e senza chiedere il permesso a nessuno, l’art. 1 della Costituzione. Sentite cosa dice al quotidiano statunitense: “La gente deve cambiare il proprio modo di pensare. Il lavoro non è un diritto. Bisogna meritarselo, anche con il sacrificio”. Cara professoressa, questa è un’asineria bella e buona. Innanzitutto perché il lavoro non c’è e non lo trova neanche il lavoratore che lo merita, ma soprattutto perché la nostra Costituzione dice l’esatto contrario. Secondo la Carta, infatti, il lavoro è un diritto, così come lo è l’essere messi in grado di condurre una vita dignitosa in cambio del lavoro prestato. Questo governo, invece, continua a comportarsi come se l’art. 1 della nostra Costituzione dicesse che l’Italia, anziché “una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, sia “una Repubblica oligarchica, fondata sulle banche e sulle caste”. Prima di capovolgere così il principio fondamentale della Repubblica, non sarebbe opportuno che i professori Monti e Fornero consultassero gli italiani per capire se sono d’accordo?”. - (PRIMAPRESS)