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LAVORO: MARCEGAGLIA, "RIFORMA DA CAMBIARE"

(PRIMAPRESS) - emma-marcegaglia vERT ROMA - Emma Marcegaglia reitera le sue critiche all'ultima versione del ddl sulla riforma del lavoro con la nuova formulazione dell'articolo 18. "Noi siamo stati tra coloro che piu' hanno sostenuto la necessita' che nascesse il governo Monti. Ribadisco che il premier ha tirato fuori l'Italia dal baratro. I primi passi sono stati nella direzione giusta e continuo a pensare che il governo debba andare avanti. Ma proprio per questo, sento il dovere di dire che questa riforma e' negativa per il Paese". Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria, in un'intervista al Corriere della Sera, spiega le ragioni del suo no alle modifiche su articolo 18 e contratti. "Quel testo - sostiene - lo avevamo condiviso nonostante gia' ci fossero per noi cose indigeste. Ma purtroppo, nella notte tra martedi' e mercoledi', e' stato peggiorato sia sull'articolo 18, dove e' stato reintrodotto il reintegro anche sui licenziamenti per motivi economici, sia sulla flessibilita' in entrata. Questo testo e' sbagliato, ma e' il governo che ha cambiato posizione, non Confindustria". La riforma "va cambiata profondamente - insiste Marcegaglia - e se cio' avverra' il nostro giudizio potra' mutare. Altrimenti il rischio e' che, per vent'anni, ci teniamo una cattiva riforma". Secondo Emma Marcegaglia, la riforma non favorira' l'aumento dell'occupazione: "Il rischio, invece, e' che le imprese, spaventate dai nuovi vincoli, non ricorrano piu' nemmeno ai contratti flessibili. Con la presunzione di abuso non si combatte la precarieta', ma si ammazza anche la flessibilita' buona". E, quindi, per la presidente di Confindustria, potrebbe aumentare il lavoro nero. Soffermandosi poi su alcune affermazioni del ministro Fornero, Marcegaglia dichiara: "Il ministro Fornero ha parlato di reazione isterica, usando proprio lei un termine molto maschilista" aggiunge il presidente uscente di Confindustria. "Io dico che la stimo e la considero brava. Ma quando Fornero dice che 'le imprese non hanno più alibi per investire e assumere' non è così perchè aumentano le incertezze e i costi". - (PRIMAPRESS)