Legge di bilancio: ultime limature oggi al CdM. Riduzione cuneo fiscale e beni prima necessità
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - ROMA - Ultime limitature nel Consiglio dei Ministri convocato oggi 21 novembre per definire la legge di bilancio che sarà impostata prevalentemente per contrastare il caro bollette e gli aiuti ad imprese e famiglie. Parallelamente il governo il governo starebbe lavorando anche a definire un tetto di prezzo nazionale sull'energia. E quest'ultima azione sarebbe anche in vista della riunione del Consiglio straordinario del 24 novembre quando i ministri dell'Energia dei 27 Paesi Ue torneranno a riunirsi per discutere le proposte dalla Commissione europea.
Tornando alle misure interne, spicca l'intervento sul taglio del cuneo fiscale: di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro, di 3 per i meno abbienti, con un reddito inferiore a 23 mila euro. Le risorse per finanziare il taglio dovrebbero arrivare anche dalla 'sforbiciata' al reddito di cittadinanza, una misura che tra sei mesi dovrebbe poi escludere gli 'occupabili'.
Nel vertice di maggioranza di venerdì scorso - presenziato dal presidente del Consiglio Meloni e dal responsabile dell'Economia Giorgetti - è arrivata l'indicazione a trovare maggiori fondi rispetto a quelli previsti in un primo momento proprio da questa misura introdotta dal governo Conte.
Uno dei capitoli importanti della manovra sarà quello dedicato alle famiglie: ci dovrebbe essere il raddoppio dell'assegno unico familiare, da 100 a 200 euro, per i nuclei con 4 o più figli e 100 euro in più per i figli gemelli.
Ci dovrebbe essere un mese in più per il congedo di maternità e l'aumento della tassazione sul gioco online, anche se le risorse più ingenti si potranno ricavare - ragiona una fonte parlamentare di maggioranza - quando a fine 2023 scadranno le concessioni. Sembra tramontare l'ipotesi di eliminare l'Iva per i beni essenziali come pane e latte. - (PRIMAPRESS)
Tornando alle misure interne, spicca l'intervento sul taglio del cuneo fiscale: di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro, di 3 per i meno abbienti, con un reddito inferiore a 23 mila euro. Le risorse per finanziare il taglio dovrebbero arrivare anche dalla 'sforbiciata' al reddito di cittadinanza, una misura che tra sei mesi dovrebbe poi escludere gli 'occupabili'.
Nel vertice di maggioranza di venerdì scorso - presenziato dal presidente del Consiglio Meloni e dal responsabile dell'Economia Giorgetti - è arrivata l'indicazione a trovare maggiori fondi rispetto a quelli previsti in un primo momento proprio da questa misura introdotta dal governo Conte.
Uno dei capitoli importanti della manovra sarà quello dedicato alle famiglie: ci dovrebbe essere il raddoppio dell'assegno unico familiare, da 100 a 200 euro, per i nuclei con 4 o più figli e 100 euro in più per i figli gemelli.
Ci dovrebbe essere un mese in più per il congedo di maternità e l'aumento della tassazione sul gioco online, anche se le risorse più ingenti si potranno ricavare - ragiona una fonte parlamentare di maggioranza - quando a fine 2023 scadranno le concessioni. Sembra tramontare l'ipotesi di eliminare l'Iva per i beni essenziali come pane e latte. - (PRIMAPRESS)