Marmolada: riprese le ricerche dei dispersi con i droni. Il pericolo di altri distacchi del ghiacciaio
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - TRENTO - Le ricerche dei dispersi investiti dal distacco del ghiacciaio della Marmolada che ha fatto 7 vittime sono riprese con cautela questa mattina con i droni e con gli elicotteri che individuano la presenza di telefoni cellulari. Solo in caso di segnale si calano i soccorritori sospesi con il verricello. Così è stata recuperata la settima vittima. L'uso dei droni è diventato essenziale perchè è ancora molto pericoloso andare sul ghiacciaio che può ancora muoversi con possibili distacchi. C'è anche chi ipotizza di far saltare il resto del seracco per evitare nuovi crolli, questo farebbe ripartire le ricerche velocemente, ma renderebbe quasi impossibile il recupero dei corpi. Sarebbe una valanga su una valanga. Attendere il movimento naturale del ghiaccio allungherebbe invece a un tempo non definito le ricerche e il recupero dei dispersi.
Intanto il procuratore capo di Trento Sandro Raimondi ha aperto un'inchiesta per disastro colposo. Già domani dovrebbero arrivare ordinanze per vietare agli escursionisti le vie d'alta quota vicino ai ghiacciai su tutto l'arco alpino. Una decisione che non convince l'esperto climatologo, Luca Mercalli: "Non c'erano gli estremi che potessero far pensare ad un evento del genere. Non era possibile chiudere le vie in alta quota e non sarà possibile farlo per il futuro. È come dire che visto che muoiono in incidenti stradale miglia di persone chiudiamo tutte le strade. Altro è il monitoraggio costante dei ghiacciai". Così Mercalli in una intervista a TG2 Italia. - (PRIMAPRESS)
Intanto il procuratore capo di Trento Sandro Raimondi ha aperto un'inchiesta per disastro colposo. Già domani dovrebbero arrivare ordinanze per vietare agli escursionisti le vie d'alta quota vicino ai ghiacciai su tutto l'arco alpino. Una decisione che non convince l'esperto climatologo, Luca Mercalli: "Non c'erano gli estremi che potessero far pensare ad un evento del genere. Non era possibile chiudere le vie in alta quota e non sarà possibile farlo per il futuro. È come dire che visto che muoiono in incidenti stradale miglia di persone chiudiamo tutte le strade. Altro è il monitoraggio costante dei ghiacciai". Così Mercalli in una intervista a TG2 Italia. - (PRIMAPRESS)