MONTALCINI: MAGGIORE (AIBC), LA RICORDEREMO PER LA SUA AUTENTICA PASSIONE CIVILE
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ROMA - «L’ AIBC esprime il più sincero cordoglio per la scomparsa della Prof. Ssa Rita Levi Montalcini, vincitrice del Premio Nobel nel 1986, prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze e Senatore a Vita della Repubblica Italiana dal 2001». Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Italiana di Bioetica in Chirurgia, il prof. Daniele Maggiore, che aggiunge «siamo profondamente addolorati e la ricorderemo non solo per i suoi successi, la sua tenacia, la sua autentica passione civile, l'amore per la democrazia e le tante battaglie per la promozione della dignità della donna, i diritti umani, la giustizia e la pace, ma anche per la valorizzazione con la sua vita ed il suo lavoro di tutti quei temi di Bioetica con i quali gli scienziati di tutto il mondo si raffrontano nel proprio lavoro». «La Bioetica con Rita Levi Montalcini, ha assunto nelle scienze un valore sempre più fondamentale. Dobbiamo essere orgogliosi di questa donna italiana come noi». - (PRIMAPRESS)
ROMA - «L’ AIBC esprime il più sincero cordoglio per la scomparsa della Prof. Ssa Rita Levi Montalcini, vincitrice del Premio Nobel nel 1986, prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze e Senatore a Vita della Repubblica Italiana dal 2001». Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Italiana di Bioetica in Chirurgia, il prof. Daniele Maggiore, che aggiunge «siamo profondamente addolorati e la ricorderemo non solo per i suoi successi, la sua tenacia, la sua autentica passione civile, l'amore per la democrazia e le tante battaglie per la promozione della dignità della donna, i diritti umani, la giustizia e la pace, ma anche per la valorizzazione con la sua vita ed il suo lavoro di tutti quei temi di Bioetica con i quali gli scienziati di tutto il mondo si raffrontano nel proprio lavoro». «La Bioetica con Rita Levi Montalcini, ha assunto nelle scienze un valore sempre più fondamentale. Dobbiamo essere orgogliosi di questa donna italiana come noi». - (PRIMAPRESS)
