Mosca: l'Ambasciata Italiana esorta a lasciare la Russia. Putin parla al CSI
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - MOSCA - L'Ambasciata italiana a Mosca esorta a lasciare la Russia. "Considerata la più recente evoluzione del contesto internazionale e la crescente difficoltà nei collegamenti aerei e su strada in uscita dalla Russia, si raccomanda ai connazionali presenti in Russia di valutare se la permanenza sia necessaria e in caso contrario lasciare il paese". Questo quanto si legge in un comunicato pubblicato sul sito dell'Ambasciata italiana a Mosca.
Intanto mentre divampa ancora la contestazione alle modalità del referendum nel Donetsk arrivato ad un improbabile plebiscito del 95%, e si accende ancora di più loo scontro sull'eventuale mano terroristica ad aver prodotto volontariamente le fuosiuscite di gas da Stream2 nel Mar Baltico, Putin diffonde messaggi sulla guerra come risultato del crollo Urss: "L'Occidente sta cercando di riaccendere vecchi conflitti, creando nuovi problemi e crisi. L'egemonia unipolare sta inesorabilmente crollando e questa è una realtà oggettiva che l'Occidente rifiuta categoricamente", afferma Putin per il quale la guerra in Ucraina "è il risultato del collasso dell'Urss". L'Occidente è pronto a provocare una "Rivoluzione colorata" o "un bagno di sangue" in qualsiasi paese. Lo ha detto il presidente russo Putin in videoconferenza con i servizi segreti dei paesi della Comunità degli stati indipendenti (CSI) di cui fanno parte: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirhizistan, Moldavia, Tagikistan, Uzbekistan e Russia. - (PRIMAPRESS)
Intanto mentre divampa ancora la contestazione alle modalità del referendum nel Donetsk arrivato ad un improbabile plebiscito del 95%, e si accende ancora di più loo scontro sull'eventuale mano terroristica ad aver prodotto volontariamente le fuosiuscite di gas da Stream2 nel Mar Baltico, Putin diffonde messaggi sulla guerra come risultato del crollo Urss: "L'Occidente sta cercando di riaccendere vecchi conflitti, creando nuovi problemi e crisi. L'egemonia unipolare sta inesorabilmente crollando e questa è una realtà oggettiva che l'Occidente rifiuta categoricamente", afferma Putin per il quale la guerra in Ucraina "è il risultato del collasso dell'Urss". L'Occidente è pronto a provocare una "Rivoluzione colorata" o "un bagno di sangue" in qualsiasi paese. Lo ha detto il presidente russo Putin in videoconferenza con i servizi segreti dei paesi della Comunità degli stati indipendenti (CSI) di cui fanno parte: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirhizistan, Moldavia, Tagikistan, Uzbekistan e Russia. - (PRIMAPRESS)
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