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Ostaggi israeliani, Hamas accusa Netanyahu: “Sarebbero ancora vivi con il cessate il fuoco”

Ostaggi israeliani, Hamas accusa Netanyahu: “Sarebbero ancora vivi con il cessate il fuoco”
(PRIMAPRESS) - GAZA - Dpo il ritrovamento con segni di violenza dei 6 corpi degli ostaggi israeliani nei labirinti di tunnel sotto Gaza, Hamas sposta la colpa dell'uccisione sul governo di Tel Aviv. "Sarebbero ancora vivi se Israele avesse accettato un accordo di cessate il fuoco". Così la sfrontata dichiarazione  In un'intervista ad Al Jazeera, di uno dei leader del movimento islamista, Khalil al Hayya, sostenendo che Hamas  ha mostrato flessibilità nei negoziati, ma Netanyahu ha risposto con misure evasi- ve e nuove condizioni. Al Hayya ha affermato che non ci sarà alcun accordo senza il ritiro delle forze israeliane dai corridoi di Netzarim e Filadelfia.
Ovviamente Hamas ora cavalca il dissenso scoppiato a Tel Aviv e Gerusalemme con una manifestazione indetta ieri dalle famiglie rapite che ha portato a oltre 35 arresti e diversi feriti.  
Il ministro della Difesa israeliano Gallant aveva esortato il premier Netanyahu a concludere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza, per riportare a casa gli ostaggi ancora vivi. "E' troppo tardi per i rapiti assassinati a sangue freddo, ma i rapiti che restano prigionieri di Hamas devono essere rimpatriati", dice Gallant. "Il gabinetto politico e di sicurezza deve riunirsi immediatamente e annulla- re la decisione presa giovedì", ha affermato riferendosi alla scelta di mantenere l'esercito nel Corridoio Filadelfia. Dichiarazioni subito colte a volo da Hamas nelle loro richieste. - (PRIMAPRESS)