Recovery Fund: Italia Viva fa sparire la task force dal piano di Conte e spinge sul Mes
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - ROMA - L’incontro di oggi del premier Conte con Italia Viva ha fatto saltare un tassello della proposta del Presidente del Consiglio che sembrava una certezza: la criticata task force per elaborare il piano per il Recovery Fund. Il piccolo partito dei renziani, che alcuni sondaggi oggi hanno accreditato a stento al 3%, ha avuto l’effetto di Davide e Golia in una maggioranza fragile. Per il Recovery Plan sarà il Parlamento e gli uffici dei ministeri a fare il lavoro pur sempre con il monito di “fare presto e bene” perché il piano da presentare all’Europa che al momento ci vede ultimi, sia sostenibile per ottenere i fondi stanziati.
Un altro punto sul quale Italia viva non intende fare passi indietro sono gli investimenti sulla sanità. I 9 miliardi della prima bozza non soddisfano Renzi e i suoi, nonostante siano poi da aggiungersi una serie di “investimenti trasversali”, e per questo intendono fare la guerra per attivare il Mes. E’ una guerra fatta proprio per spaccare la maggioranza: per il M5s impossibile cedere sul punto e neppure Conte ha il Mes tra le sue priorità. Eppure proprio partendo da questo, Renzi intende tenere alta la tensione. “Perché non si riflette sulla possibilità di mettere in campo i 36 miliardi del Mes che hanno anche meno condizionalità del Recovery?”, ha detto ancora Bellanova. Quindi, ai giornalisti che le chiedevano se Conte può considerare rientrato lo scontro, ha replicato: “Il governo può stare sereno se risolve i problemi”. Tecnicamente ora le tappe sono segnate: Conte vuole portare il piano in Cdm entro la fine dell’anno e i partiti di maggioranza devono fare le loro osservazioni il prima possibile. “Ci siamo presi qualche ora, Italia viva preparerà un suo documento che darà a Conte”, ha detto Bellanova. E così è accaduto. - (PRIMAPRESS)
Un altro punto sul quale Italia viva non intende fare passi indietro sono gli investimenti sulla sanità. I 9 miliardi della prima bozza non soddisfano Renzi e i suoi, nonostante siano poi da aggiungersi una serie di “investimenti trasversali”, e per questo intendono fare la guerra per attivare il Mes. E’ una guerra fatta proprio per spaccare la maggioranza: per il M5s impossibile cedere sul punto e neppure Conte ha il Mes tra le sue priorità. Eppure proprio partendo da questo, Renzi intende tenere alta la tensione. “Perché non si riflette sulla possibilità di mettere in campo i 36 miliardi del Mes che hanno anche meno condizionalità del Recovery?”, ha detto ancora Bellanova. Quindi, ai giornalisti che le chiedevano se Conte può considerare rientrato lo scontro, ha replicato: “Il governo può stare sereno se risolve i problemi”. Tecnicamente ora le tappe sono segnate: Conte vuole portare il piano in Cdm entro la fine dell’anno e i partiti di maggioranza devono fare le loro osservazioni il prima possibile. “Ci siamo presi qualche ora, Italia viva preparerà un suo documento che darà a Conte”, ha detto Bellanova. E così è accaduto. - (PRIMAPRESS)