Sicurezza Mar Rosso: oggi possibile vertice Onu. Gli interessi sullo stretto di Bab el Mandeb
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - NEW YORK - Potrebbe riunirsi oggi 3 gennaio, il Consiglio di sicurezza dell'Onu per discutere della situazione nel Mar Rosso, la cui navigazione è messa a rischio da settimane dagli attentati condotti dalle milizie yemenite Houthi. Lo ha dichiarato l'ambasciatore francese all'Onu Nicolas de Riviere, rispondendo alle domande dei giornalisti. "E' probabile ha aggiunto che il Consiglio si riunisca presto, probilmente mercoledì. La situazione è molto brutta. Ci sono ripetute violazioni e azioni militari in quell'area".
Di fatto gli Houti, i ribelli sciiti dello Yemen, da settimane minacciano le navi sul Mar Rosso, per spingere gli americani a rivedere la propria strategia africana. Al centro degli interessi c'è lo stretto di Bab el Mandeb, un canale di estremo interesse, perché qui transita il 12% del commercio mondiale, il 10% del petrolio consegnato via mare e l’8% del gas liquido (Gnl). Sempre da qui passano i rifornimenti a Israele e l’allargamento di un fronte meridionale del conflitto a Gaza fa emergere in tutta la sua problematicità il sempre maggiore isolamento nell’area sia di Israele sia degli USA che vedono i propri storici alleati come Egitto e Arabia Saudita sempre più vicini alla sfera d’influenza cinese e ai BRICS. - (PRIMAPRESS)
Di fatto gli Houti, i ribelli sciiti dello Yemen, da settimane minacciano le navi sul Mar Rosso, per spingere gli americani a rivedere la propria strategia africana. Al centro degli interessi c'è lo stretto di Bab el Mandeb, un canale di estremo interesse, perché qui transita il 12% del commercio mondiale, il 10% del petrolio consegnato via mare e l’8% del gas liquido (Gnl). Sempre da qui passano i rifornimenti a Israele e l’allargamento di un fronte meridionale del conflitto a Gaza fa emergere in tutta la sua problematicità il sempre maggiore isolamento nell’area sia di Israele sia degli USA che vedono i propri storici alleati come Egitto e Arabia Saudita sempre più vicini alla sfera d’influenza cinese e ai BRICS. - (PRIMAPRESS)