Summit Nato, gli equilibri difficili dell'Alleanza Atlantica con Russia e Turchia
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - Il summit Nato in corso a Bruxelles sta agitando le acque dei rapporti internazionali considerati borderline ed ogni dichiarazione solleva un caso. Le considerazioni del G7 sui rapporti con la Cina ed ora su Russia e Turchia, hanno fatto scattare le reazioni. Il presidente russo Vladimir Putin dice in un'intervista alla Nbc che "sono ridicole" le accuse secondo cui la Russia è dietro gli attacchi informatici contro gli Stati Uniti. La questione è riferita agli hacker russi che avevano chiesto un riscatto digitale alla più grande compagnia di petrolio americana. Putin che, dopodomani incontrerà Biden, afferma che "non è mai stata prodotta una prova" del coinvolgimento russo né negli attacchi informatici, né sulle interferenze sulle elezioni americane. Mosca è pronta a uno scambio di prigionieri con Washington. Nega la responsabilità nell'avvelenamento di Navalny. "Non abbiamo abitudine di assassinare”. Altro paese chiamato in causa dai temi affrontati dal summit Nato è la Turchia: ”Il nostro paese è in prima linea per combattere il terrorismo, dentro e fuori le nostre frontiere, ma purtroppo non abbiamo visto il sostegno che speravamo di avere dai nostri alleati". Queste le parole del presidente turco Erdogan in margine al vertice della Nato. "La cerchia di leader terroristici è stata sostenuta in ogni modo possibile, come se fossero attori legittimi", ha aggiunto il presidente turco dicendo che il suo Paese agisce come un "alleato affidabile" e ha apprezzato i nuovi canali di dialogo con la Grecia. Schermaglie dialettiche ma che fanno intravedere nuovi equilibri geopolitici. - (PRIMAPRESS)