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TERREMOTO IN EMILIA: 10 LE VITTIME ACCERTATE, IL CORDOGLIO DI MONTI

(PRIMAPRESS) - TERREMOTO EMILIA CAVEZZO MODENA - Nuova fortissima scossa di terremoto di magnitudo 5.8 alle 9 in Emilia Romagna, con epicentro in provincia di Modena. Sono almeno dieci le vittime accertate finora e tanti i crolli di edifici già danneggiati dal sisma del 20 maggio. I comuni prossimi all'epicentro sono Medolla, Mirandola e Cavezzo. Nuovi crolli si sono registrati a Mirandola (coinvolti il duomo e la chiesa di San Francesco), Finale Emilia e San Felice sul Panaro. All'origine della nuova scossa potrebbe essere la rottura di una nuova faglia. La Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha reso noto che la forte scossa è stata avvertita in tutto il Nord Italia, in alcune regioni centrali e persino in Austria. Ad Aosta alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale e nella zona di Pordenone studenti e professori hanno abbandonato le lezioni e sono scesi in strada spaventati. Gente in strada anche a Bologna, Milano, Reggio Emilia, Parma. Ritardi e cancellazioni nella circolazione dei treni. . Finora sono 10 le vittime accertate del sisma nel Modenese: tre a San Felice, nel crollo della azienda Meta, 2 a Mirandola, 1 a Concordia, 1 a Finale. Morto anche il parroco di Rovereto di Novi, anche se non è chiaro se sia rimasto vittima di un crollo o di un malore. A confermarlo il comandante provinciale dei carabinieri, Salvatore Iannizzotto. Una donna è morta a Cavezzo, sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi. Ci sarebbero anche dei feriti. Una parte del duomo di Carpi è crollata in seguito al terremoto. Nel crollo sarebbe morto il parroco. «Invito tutti i cittadini ad avere fiducia. L'impegno dello Stato sarà garantito perché tutto avvenga nel modo migliore ed efficace». Queste le parole del presidente del Consiglio Mario Monti riferendosi al nuovo sisma in Emilia.«Sono certo che supereremo questo momento», ha concluso. «Dico chiaramente che questa nuova scossa che infligge ferite all'Emilia Romagna non coglie le Istituzioni impreparate. Assicuro che lo Stato farà tutto quello che deve fare, che è possibile fare, nei tempi più brevi, per garantire la ripresa della vita normale in questa terra così speciale, importante e produttiva per l'Italia». Monti ha poi detto che il presidente Errani ed il prefetto Gabrielli, capo della Protezione civile, raggiungeranno subito le zone colpite dal sisma. «Faremo tutto quello che dovremo fare per dare la certezza che si ricostruisca, riconosceremo i danni alle imprese e ai cittadini e ricostruiremo attraverso un percorso rapido e semplificato». Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, a Palazzo Chigi assieme al premier Mario Monti. «La popolazione colpita - ha aggiunto Errani - non sarà lasciata sol». Errani e Monti erano insieme questa mattina per un incontro a Palazzo Chigi. «Innanzitutto il cordoglio mio e della giunta regionale. Auguri per i feriti. Ci ha appena telefonato il presidente Giorgio Napolitano per conoscere la situazione». - (PRIMAPRESS)