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Ucraina: la nuova strategia dell’esercito russo ricomincia da Est. I perché degli orrori di Bucha

(PRIMAPRESS) - UCRAINA - Mentre sirene e bombe a grappolo stanno continuando a mantenere alta la tensione in Ucraina, si registra un cambio di strategia da parte dei russi che nelle ultime 48 ore hanno rivisto la concentrazione delle loro truppe ridisegnando un nuovo arco di pressione verso Est, dove si concentra l’anima industriale dell’Ucraina e ritornando a premere con i battaglioni tolti dal Donbass. La ragione è la logistica dei rifornimenti sottovalutati all’inizio del conflitto ipotizzando una guerra lampo. I mancati collegamenti tra i soldati russi sui fronti caldi e l’assistenza di supporto ha creato una condizione psicologica negativa nelle truppe. E questa, a detta degli analisti di guerra, sarebbe una delle possibili ragioni che possono aver contribuito a perpetrare barbare uccisioni e mutilazioni tra i civili. Una rabbia non controllata per truppe allestite troppo in fretta dal Comando generale. Un fattore che va ulteriormente a pesare sui crimini di guerra.
Ma intanto più a Sud, il sindaco della città portuale di Mariupol ha stimato che il numero di civili uccisi lì sia superiore a 5.000 e questa mattina all’alba sono riprese le operazioni per seppellire le salme che erano state avvolte nei sacchi di plastica neri.
Le nuove sanzioni occidentali varate ieri contro Mosca "non sono abbastanza". Così il presidente ucraino,Zelensky,che insiste sul fatto che le misure non sono pro- porzionate alle atrocità commesse a Bucha, Per Zelensky bisogna escludere completalmente le banche russe dal sistema finanziario internazionale. Inoltre, occorre "insistere per l'embargo sull'esportazione del petrolio russo". - (PRIMAPRESS)