Vertice NATO: l’apertura a Vilnius con il nodo ingresso Svezia ma Erdogan disposto a cedere
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - VILNIUS (LITUANIA) - Si apre oggi il vertice NATO a VIlnius con la richiesta dell'ingresso della Svezia che fino nelle ultime ore di ieri era stata osteggiata dalla Turchia con un solo scopo: sbloccare il veto che da anni pende sul suo ingresso nell'Alleanza Atlantica. Un blocco messo già nel 2015 perchè ritenuto ancora un paese con troppe violazioni dei diritti umani. Ma nel pre--vertice di ieri qualche passo avanti è stato fatto e la questione ingresso Svezia potrebbe essere risolta probabilmente con qualche promessa alla Turchia.
L'ingresso della Svezia nella Nato è una bella notizia. Bene la decisione della Turchia di schierarsi a favore della decisione. Si rafforza, così, la coesione dell'Alleanza atlantica. Ora più attenzione a Medioriente, Africa e Indo Pacifico". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su Twitter, nel giorno in cui prende avvio il vertice dell'Alleanza atlantica a Vilnius.
Ma sul tavolo del vertice ci sono le questioni anche di un altro ingresso ed è quello dell'Ucraina ma Biden frena mot8vando di attendere la fine del conflitto con la Russia ma a sua volta la decisione del presidente USA di fornire a Kiev, bombe a grappolo, è osteggiata dai paesi che hanno firmato una convenzione contro questo tipo di munizioni con in testa l'Inghilterra che ieri lo ha ribadito a Biden durante la sua visita a Londra. Ma è anche la stessa Italia ad aver firmato la convenzione e oggi dovrà porre il suo no alla decisione americana. La premier Meloni invece tende a far aprire all'area Mediterranea cambiando il volto dell'Alleanza ma resta in questa area la forte instabilità politica che sarebbe uno scoglio insormontabile. - (PRIMAPRESS)
Ma sul tavolo del vertice ci sono le questioni anche di un altro ingresso ed è quello dell'Ucraina ma Biden frena mot8vando di attendere la fine del conflitto con la Russia ma a sua volta la decisione del presidente USA di fornire a Kiev, bombe a grappolo, è osteggiata dai paesi che hanno firmato una convenzione contro questo tipo di munizioni con in testa l'Inghilterra che ieri lo ha ribadito a Biden durante la sua visita a Londra. Ma è anche la stessa Italia ad aver firmato la convenzione e oggi dovrà porre il suo no alla decisione americana. La premier Meloni invece tende a far aprire all'area Mediterranea cambiando il volto dell'Alleanza ma resta in questa area la forte instabilità politica che sarebbe uno scoglio insormontabile. - (PRIMAPRESS)