AstraZeneca: le raccomandazioni di Ema prese in ritardo dalle scelte delle regioni
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Nelle ore della polemica per la morte della diciottenne ligure Camilla Canepa deceduta per un trombo dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, è il comitato per la sicurezza dell' Ema a ritornare sulla questione anticipando l’attesa relazione del Ministro della Salute Speranza spiegando che le persone che in precedenza hanno avuto la sindrome da aumentata permeabilità capillare non devono essere vaccinate col siero di AstraZeneca. La sindrome, spiega Ema, è una condizione molto rara e grave, che causa perdita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni (capillari), con conseguente gonfiore principalmente alle braccia e alle gambe, bassa pressione sanguigna, ispessimento del sangue e bassi livelli di albumina nel sangue. Una precisazione che se fosse arrivata prima forse avrebbe potuto salvare una vita.
Le segnalazioni di Ema riguardano anche la miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) e pericardite (infiammazione della membrana intorno al cuore) in un piccolo numero di persone dopo la vaccinazione con sieri Covid-19. Infine, Ema raccomanda di aggiornare le informazioni sul trattamento Veklury (remdesivir) per includere la bradicardia come reazione avversa di frequenza sconosciuta per questo medicinale. Insomma sono queste patologie che fanno scattare il semaforo rosso per la vaccinazione con AstraZeneca e Speranza non potrà aggiungere molto di più. - (PRIMAPRESS)