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Brindisi: uccide la figlia di 3 anni col veleno e poi tenta il suicidio, 32enne gravissima

(PRIMAPRESS) - BRINDISI - Una giovane bracciante agricola ha tentato il suicidio ieri sera a Carovigno (Br), dopo aver avvelenato mortalmente la figlioletta di 3 anni. La tragedia, probabilmente causata dallo stato di depressione della mamma e' avvenuta nell'abitazione della donna, che da qualche tempo era separata dal compagno. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna avrebbe fatto ingerire del diserbante alla bambina, e poi si e' lanciata dal terrazzo della casa, restando gravemente ferita. Soccorsa dai vicini, si trova ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale 'Perrino' di Brindisi, dopo essere stata portata in un primo tempo e sottoposta a un intervento chirurgico a Ostuni. Un'ipotesi su cui stanno lavorando il magistrato di turno della Procura di Brindisi e i carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni e' che la donna possa aver avvelenato la piccola con del diserbante e che poi abbia deciso di farla finita. Le condizioni della donna sono molto critiche. L'autopsia non e' stata ancora fissata. I carabinieri hanno trovato una bottiglia di diserbante in un cestino dell'abitazione. A dicembre la donna e il marito si erano separati ma la prima non aveva mai accettato questa nuova condizione. Entrambi lavorano nel settore agricolo. A dare l'allarme al 118 sono stati alcuni familiari che abitano nei pressi, in particolare la sorella risiede al piano di sotto rispetto a quello dal quale si e' gettata la donna. All'inizio i parenti avevano pensato che la bambina fosse morta in seguito a un rigurgito e che la madre potesse essersi gettata dal secondo piano per la disperazione. Poi gli inquirenti, dopo aver sentito alcune persone, hanno cominciato ad avere un quadro piu' chiaro e drammatico. I parenti, che ieri sera erano in ospedale, non sono stati ancora ascoltati. Non risulta che la donna fosse in cura a seguito della separazione. - (PRIMAPRESS)