Cultura: il cinema politico nella mostra da “Kinoglaz a YouTube” alla Fondazione Archivio Audiovisivo di Roma
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - La mostra che resterà aperta solo in questo weekend alla Fondazione dell'Archivio Aufiovisivo di Roma, racconterà "Cento anni di militanza attraverso i media". Il 2024 è l’occasione di un doppio centenario, politico e cinematografico: la morte di Lenin e l’uscita di Kinoglaz, il film più avveniristico del regista russo Dziga Vertov. La morte di Lenin segna tragicamente la fine dell’utopia rivoluzionaria. Ma, raccontata attraverso monumenti, opere d’arte e film, tra i quali Tre canti su Lenin dello stesso Vertov, la figura di Lenin continua a rivendicare il suo posto nella storia della Russia moderna, nonostante i revisionismi vecchi e nuovi. Kinoglaz è, d’altro canto, la punta più avanzata dello sperimentalismo di Vertov: non un film compiuto, ma un film che può produrre altri film, un work in progress interattivo e partecipativo che apre nuovi spazi pubblici, anticipando le logiche della cultura digitale, e che per tutto il Novecento e oltre ha alimentato il lavoro delle avanguardie artistiche e del cinema indipendente.
Se la rivoluzione politica si è interrotta, ha proseguito il suo corso la rivoluzione dello sguardo. Arrivata all’ottava edizione, l’iniziativa Il progetto e le forme di un cinema politico, promossa dall’AAMOD e sostenuta da Fondazione Gramsci si interroga sulle trasformazioni politiche, estetiche, culturali e sociali dell’età contemporanea attraverso la lente del cinema.
Il gruppo di studio e di lavoro è composto da: Dario Cecchi, Damiano Garofalo, Marco M. Gazzano (in memoria), Francesco Giasi, M. Chiara Giorgi, Alma Mileto, Pietro Montani, Luca Peretti, Ivelise Perniola, Giacomo Ravesi, Paola Scarnati, Giovanni Spagnoletti, Ermanno Taviani con la partecipazione e l’impegno del presidente della Fondazione, Vincenzo Vita. - (PRIMAPRESS)
Se la rivoluzione politica si è interrotta, ha proseguito il suo corso la rivoluzione dello sguardo. Arrivata all’ottava edizione, l’iniziativa Il progetto e le forme di un cinema politico, promossa dall’AAMOD e sostenuta da Fondazione Gramsci si interroga sulle trasformazioni politiche, estetiche, culturali e sociali dell’età contemporanea attraverso la lente del cinema.
Il gruppo di studio e di lavoro è composto da: Dario Cecchi, Damiano Garofalo, Marco M. Gazzano (in memoria), Francesco Giasi, M. Chiara Giorgi, Alma Mileto, Pietro Montani, Luca Peretti, Ivelise Perniola, Giacomo Ravesi, Paola Scarnati, Giovanni Spagnoletti, Ermanno Taviani con la partecipazione e l’impegno del presidente della Fondazione, Vincenzo Vita. - (PRIMAPRESS)