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Evasione fiscale: da Davide Campari la secca smentita di notizie riferite al gruppo

Evasione fiscale: da Davide Campari la secca smentita di notizie riferite al gruppo
(PRIMAPRESS) - MILANO - Da Campari Group arriva una secca smentita ad alcune notizie di stampa che riferivano di una presunta evasione della società di beverage.
"In merito ad alcuni articoli usciti in data 26 giugno su diverse testate giornalistiche, Campari Group precisa che nè Davide Campari-Milano N.V. né alcuna delle sue società controllate è oggetto di indagine da parte delle autorità. Non è di conseguenza previsto alcun impatto per Davide Campari-Milano N.V. né per alcuna delle sue società". Così in una nota del gruppo.
La presunta evasione riguarderebbe un miliardo riferito ad una commessa tra il 2018 e il 2022 della divisione italiana di Lagfin Sca, la holding lussemburghese che controlla la maggioranza del gruppo Campari. È la contestazione del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano che ha portato la procura di Milano ad aprire un’inchiesta con le ipotesi di omessa dichiarazione e dichiarazione infedele. Nel registro degli indagati sono stati iscritti dai pm Enrico Pavone e Bianca Maria Eugenia Baj Macario, coordinati dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, i due legali rappresentanti della Lagfin ma nessuno del board di Davide-Campari.
In serata è arrivata anche la nota della Lagfin Sca: "In relazione alle notizie di stampa relative a presunti inadempimenti, Lagfin dichiara la propria assoluta serenità rispetto a ogni eventuale contestazione, allo stato solo potenziale, in quanto nessun avviso di accertamento è stato emesso e ciò anche in ragione della totale assenza dei presupposti di fatto e di diritto per la sua eventuale emissione. La società ha sempre adempiuto con il massimo scrupolo ai propri obblighi tributari in tutte le giurisdizioni in cui opera e ritiene ogni potenziale rilievo destituito di ogni fondamento. Riteniamo e confidiamo che le nostre inoppugnabili ragioni saranno riconosciute al più presto in tutte le sedi competenti". - (PRIMAPRESS)