Giornata mondiale Prematurità: le azioni comuni per ridurre l'impatto sul neonato. Il report dell'Oms
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Si celebra oggi, martedì 17 novembre, la Giornata Mondiale della Prematurità, occasione di sensibilizzazione sulle problematiche correlate alla nascita pretermine. L’obiettivo di associazioni e ricercatori è l’individuazione di azioni comuni per ridurne l’incidenza e il suo impatto sulla salute del neonato. In Italia l’evento è promosso da Vivere Onlus, il coordinamento nazionale delle associazioni dei genitori dei neonati prematuri o ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN).
In occasione di questa giornata l’Arcivescovo Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia Pro Vita esprime la vicinanza di Papa Francesco ai neonati pretermine, ai loro genitori e alle loro famiglie nonché ai neonatologi impegnati nella difesa della vita, con un messaggio inviato al Presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN) Fabio Mosca.
Un report dell'Oms stima che siano oltre 15 milioni i bambini nati troppo presto. Quasi più di 1 su 10 bambini. Circa 1 milione di bambini muoiono ogni anno a causa di complicazioni della nascita pretermine. Molti sopravvissuti affrontano una vita di disabilità, tra cui difficoltà di apprendimento e problemi visivi e uditivi. Secondo l'organizzaione mondiale, ci sono sottocategorie di nascita pretermine, basate sull'età gestazionale:
• estremamente pretermine (meno di 28 settimane)
• molto pretermine (da 28 a 32 settimane)
• pretermine da moderato a ritardato (da 32 a 37 settimane).
L'induzione o il parto cesareo non dovrebbero essere pianificati prima delle 39 settimane completate, a meno che non sia indicato dal punto di vista medico. - (PRIMAPRESS)