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Il coronavirus peggiora la crisi Alitalia che fa richiesta di cassa integrazione per 3.900 dipendenti

(PRIMAPRESS) - ROMA - Voli semideserti e tratte nel corto raggio verso paesi esteri a rischio chiusura ingressi per gli effetti del coronavirus. Per Alitalia piove sul bagnato e la crisi strutturale della compagnia di bandiera peggiora di giorno in giorno. La compagnia ha chiesto una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria per circa 3.900 mila dipendenti, numero che con l’aggravarsi delle situazioni di queste settimane si è notevolmente dilatato rispetto alle previsioni iniziali.
Ora la richiesta di cassa integrazione riguarda 1.175 persone (di cui 70 comandanti 95 piloti e 340 assistenti di volo e 670 del personale di terra), ai quali vanno ad aggiungersi altri 2.785 per imprevisti legati all'emergenza coronavirus: 143 comandanti, 182 piloti, 780 assistenti di volo, 1680 personale di terra.
I sindacati si preparano a dare battaglia anche se le soluzioni appaiono francamente difficili per una situazione fortemente peggiorata. "Respingiamo ogni ipotesi di cassa integrazione per circa 4 mila lavoratori", avverte il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito definendo questi numeri "assolutamente inaccettabili e immotivati nonostante il coronavirus". 
Il comparto del trasporto aereo sta vivendo uno dei momenti più difficili anche per la situazione di Air Italy con 1500 dipendenti che tra capo e collo si sono trovati ad essere in mobilità. Una situazione che ha spinto anche Papa Francesco in un Angelus della settimana scorsa a mostrare la sua solidarietà al personale della compagnia aerea che collegava la Sardegna. - (PRIMAPRESS)