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Medici “Sicari”, le parole del Papa sull’aborto alzano un polverone. Lorefice (M5S): “Sostegno a Fnomceo”

Medici “Sicari”, le parole del Papa sull’aborto alzano un polverone. Lorefice (M5S): “Sostegno a Fnomceo”
(PRIMAPRESS) - ROMA - Come era prevedibile le parole forti pronunciate dal Papa ieri sull'aborto definendo i medici accondiscendenti dei "sicari" ha innescato numerose reazioni.
“Il mio pieno appoggio e supporto ai medici che si sono sentiti chiamare “sicari” dal Papa ha scritto in una nota alla stampa Pietro Lorefice, Segretario di Presidenza del Senato del M5S.
"Soprattutto in un momento in cui in Italia la situazione del personale medico e ospedaliero è messo in costante difficoltà a causa di mancati investimenti, tagli, aggressioni, precarietà, migrazioni da sanità pubblica a privata se non da Italia all’estero, trovo sia incredibilmente frustrante e triste che la Meloni non si esponga con una netta difesa non solo a supporto dei nostri medici ma anche delle donne che sarebbero a questo punto e , a rigor di logica, mandanti dei c.d. sicari. Tragica quanto ovvia conseguenza dell’avere una donna Premier che non tutela le altre donne, soprattutto davanti a una scelta così delicata quale l’aborto, ma anzi ci mette il carico da novanta infilando associazioni pro-life nei consultori.
Come ha affermato Filippo Anelli, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), a cui va il mio sostegno, “i medici sono sempre vicini alle persone che soffrono e che hanno bisogno del loro aiuto”. E voglio sommessamente ricordare che in questo preciso caso lo fanno avvalendosi di una Legge dello Stato, la 194/78 che prevede il rispetto della salute, della dignità e della libertà della donna e anche della libertà del medico il quale può sempre scegliere l’obiezione di coscienza.
Solidarietà ai nostri medici e alle donne che si trovano ancora una volta insultati e non difesi degnamente da un esecutivo ipocrita e irrispettoso del lavoro, della salute e della libertà altrui.” - (PRIMAPRESS)