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'NDRANGHETA: SEQUESTRO BENI 12 MLN A PRESUNTO BOSS CRUCITTI

(PRIMAPRESS) - dia casalesi REGGIO CALABRIA - La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria – a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Procuratore Distrettuale di Reggio Calabria Dott. G. PIGNATONE e dal Proc.Agg. Dott. N. GRATTERI – ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sez. Mis. Prev., nei confronti dell’imprenditore edile CRUCITTI Santo, 49enne nativo di Reggio Calabria ed ivi domiciliato.
Il CRUCITTI  risulta indiziato di appartenenza, con il ruolo di capo, all’omonima cosca operante nel territorio di Condera – Pietrastorta di Reggio Calabria. Con decreto del Tribunale di Reggio Calabria del 05.11.1997 è già stato sottoposto a due anni di sorveglianza speciale di P.S. in quanto ritenuto soggetto che, attraverso sistematiche turbative di gare d’appalto, vivesse abitualmente dei proventi di attività delittuosa.
Successivamente, le risultanze investigative dei procedimenti penali rispettivamente denominati “PIETRASTORTA” e “RACCORDO” hanno ulteriormente confermato la sua figura apicale nell’ambito della consorteria di appartenenza. Nell’ambito del primo procedimento il CRUCITTI, dopo essere stato raggiunto da una ordinanza restrittiva del Gip di Reggio Calabria del dicembre 2005, all’esito del giudizio abbreviato è stato condannato in prima istanza dal Gup di Reggio Calabria, in data 08.02.2010, alla pena di sei anni ed otto mesi di reclusione per il reato di associazione mafiosa.
Nel secondo procedimento è stato raggiunto dal decreto di Fermo della locale Procura della Repubblica dell’8.04.2011 e poi dall’OCC del Gip di Reggio Calabria del 13.04.2011 (confermata dal Tribunale della Libertà il 09.06.2011) per i reati di associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni aggravata dall’aver agito con metodo mafioso. Successivamente CRUCITTI è stato colpito da una ennesima ordinanza custodiale emessa dal Gip di Reggio Calabria nel novembre 2011 per  i  reati  di bancarotta in relazione  alla società  “PLANET FOOD Srl” e  fittizia  intestazione
(reati entrambi aggravati da metodo mafioso) da parte del nipote Antonio Gennaro CRUCITTI in merito alle quote sociali in capo alla società “EPI Srl” nonchè alla “FITLAND” società sportiva dilettantistica a r.l. ed alla impresa individuale di Antonino Gennaro CRUCITTI. Le indagini dimostravano infatti che tutte queste società erano riconducibili in tutto o in parte al CRUCITTI Santo. Sul versante patrimoniale, a seguito di una articolata attività di indagine - condotta dal Procuratore Distrettuale di Reggio Calabria, Dott. G. PIGNATONE e dal Proc.Agg. Dott. N. GRATTERI, sulla scorta di laboriosi e complessi accertamenti delegati al Centro Operativo D.I.A. di Reggio Calabria  - è stata formulata una esaustiva proposta di misura di prevenzione personale e patrimoniale, che il Tribunale Reggio Calabria - Sez. Mis. di Prev.- ha recepito emettendo, ai sensi della normativa antimafia - di recente novellata e compendiata nel Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione del settembre 2011,  il relativo provvedimento di sequestro. In particolare è stata accertata l’assenza in capo al prevenuto ed ai familiari e conviventi, di risorse lecite idonee a giustificare investimenti di grossa entità e rilevata, nel contempo, una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio posseduto. Inoltre la prefata A.G. sottolineava come l’impresa EPI Srl operante nel settore edilizio sembra essere stata esercitata dal CRUCITTI “con “metodo mafioso” apparendo lo strumento imprenditoriale attraverso il quale la “cosca” controlla il territorio e si accaparra profitti che altrimenti non avrebbe modo di acquisire”. Gli accertamenti hanno altresì consentito di acclarare come anche la società “FIN. REGGIO Srl”, svolgente attività di consulenza aziendale, elaborazione dati e mediazione creditizia, sia pur formalmente nella titolarità di altre persone, rientrasse nella disponibilità del proposto così come la società “FITLAND società sportiva dilettantistica a r.l.” ubicata nella centralissima via Bruno BUOZZI preposta alla gestione del  più  moderno ed attrezzato “centro fitness polifunzionale”
( oltre 1000 metri quadri) della città di Reggio Calabria.  Questi in dettaglio i beni sottoposti a sequestro:                                                                                                                                                
• Capitale sociale ed intero patrimonio aziendale della “EPI S.r.l.”, (“lavori generali costruz. edifici e lavori ingegneria civile”), con sede in Reggio Calabria;
• Capitale sociale ed intero patrimonio aziendale della “FIN. Reggio srl”, con sede legale a Reggio Calabria, esercente l’attività di “consulenza aziendale, elaborazione dati per conto terzi” e  “mediazione creditizia”;
• quota di capitale di proprietà di CRUCITTI Antonino Gennaro e corrispondente parte del patrimonio aziendale (70%) della “FITLAND SOCIETA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA A R.L.”, con sede in Reggio Calabria alla via Bruno Buozzi ;
• intero patrimonio aziendale dell’impresa individuale CRUCITTI Antonino Gennaro, operante nel settore edilizio, con sede in Reggio Calabria ;
• immobile ad uso abitativo sito in Reggio Calabria, loc. Pietrastorta, della superficie di circa 180 mq.; immobile  (fabbricati e locali per esercizi sportivi con fini di lucro) sito in Reggio Calabria  alla  via  Buozzi; immobile  (magazzini autorimessa) sito in Reggio Calabria  alla via B. Buozzi snc;
• disponibilità finanziarie in corso di quantificazione. Il valore dei beni  sottoposti a sequestro è di circa Euro 12.000.000,00. - (PRIMAPRESS)