Sciopero giornalisti agenzie Dire e Agi contro licenziamenti e vendita della testata
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - L'informazione cambia pelle ma su quella dei giornalisti. Domani è giornata di mobilitazione per due agenzie di stampa: Dire e Agi.
Le giornaliste e i giornalisti dell'Agenzia di stampa Dire si asterranno dal lavoro per l'intera giornata di domani, mercoledì 3 aprile, e del prossimo giovedì 11 aprile, alla luce della posizione di chiusura, da parte dell'azienda, rispetto alla richiesta di sanare in maniera definitiva la questione dei 17 giornalisti della sede di Roma sospesi dal lavoro la notte del 31 dicembre. Si tratta delle prime due giornate di sciopero di un pacchetto di 5 giorni affidati dall'Assemblea al CdR. L'Assemblea dei redattori, con questa mobilitazione, chiede
nuovamente che la Com.e, azienda editoriale proprietaria dell'agenzia Dire, paghi gli stipendi del mese di gennaio per intero anche ai colleghi che sono stati sospesi dal servizio
dall'1 al 26 gennaio scorso.
Sempre domani 3 aprile, scendono in piazza i giornalisti dell’AGI si stanno battendo per evitare che la seconda agenzia di stampa italiana venga venduta ad Angelucci, imprenditore del settore immobiliare e dell’editoria, già proprietario del Tempo, del Giornale e di Libero (attraverso la Fondazione San Raffaele). Angelucci dal 2008 è anche un parlamentare, alle scorse elezioni è stato eletto al Senato con la Lega. È una battaglia a difesa della libertà, autonomia e imparzialità dell’informazione primaria.
- (PRIMAPRESS)
Le giornaliste e i giornalisti dell'Agenzia di stampa Dire si asterranno dal lavoro per l'intera giornata di domani, mercoledì 3 aprile, e del prossimo giovedì 11 aprile, alla luce della posizione di chiusura, da parte dell'azienda, rispetto alla richiesta di sanare in maniera definitiva la questione dei 17 giornalisti della sede di Roma sospesi dal lavoro la notte del 31 dicembre. Si tratta delle prime due giornate di sciopero di un pacchetto di 5 giorni affidati dall'Assemblea al CdR. L'Assemblea dei redattori, con questa mobilitazione, chiede
nuovamente che la Com.e, azienda editoriale proprietaria dell'agenzia Dire, paghi gli stipendi del mese di gennaio per intero anche ai colleghi che sono stati sospesi dal servizio
dall'1 al 26 gennaio scorso.
Sempre domani 3 aprile, scendono in piazza i giornalisti dell’AGI si stanno battendo per evitare che la seconda agenzia di stampa italiana venga venduta ad Angelucci, imprenditore del settore immobiliare e dell’editoria, già proprietario del Tempo, del Giornale e di Libero (attraverso la Fondazione San Raffaele). Angelucci dal 2008 è anche un parlamentare, alle scorse elezioni è stato eletto al Senato con la Lega. È una battaglia a difesa della libertà, autonomia e imparzialità dell’informazione primaria.
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