Spreco alimentare: il programma di Intelligenza Artificiale Foodcost in Cloud nella gestione dell’hotellerie
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Combattere lo spreco alimentare e soprattutto quello derivante dalla catena legata all'hotellerie, avvalendosi dell'intelligenza artificiale, è il progetto Foodcost in Cloud che come spiega il suo ispiratore Vincenzo Liccardi "ha voluto mettere in relazione la tecnologia a servizio della ristorazione per aumentare la sostenibilità e diminuire gli sprechi. Questo rivoluzionario software di restaurant management si compone di tre livelli, dedicati alla produzione; al management e al business. Tra questi, l’area Executive è centrale per la limitazione degli sprechi e l’ottimizzazione delle risorse. Executive consente di sistematizzare e pianificare il lavoro in cucina e in laboratorio come mai prima d’ora. Oltre alla raccolta delle ricette, infatti, quest’area permette di sistematizzarle in maniera funzionale e interattiva, collegandole per ingredienti e processi elaborativi. Ma la vera particolarità che rende FOODCOST IN CLOUD® rivoluzionaria è che Executive consente un’attenta gestione degli ingredienti, calcolandone le quantità a seconda delle specifiche esigenze e pianificando i processi di conservazione, abbattimento e ravvivamento; il tutto automatizzando la tracciabilità delle materie prime e, dunque, i reali costi di produzione.”
Ugualmente importante in tal senso è il livello: Restaurant Management, che grazie alla logica FIFO, first in first out, consente di tracciare le entrate e le uscite dei prodotti dal magazzino in tempo reale e da remoto; così da essere certi di non avere sprechi e valorizzare tutti i prodotti. In più, permette di gestire liberamente i margini di guadagno per ogni categoria di ricetta, partendo dai costi delle materie prime ed assegnando ad ogni vendita i relativi costi aziendali – Full Cost.
Secondo il Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, i dati raccolti nel mese di gennaio 2023, rivelano che in Italia si gettano circa 75 grammi di cibo al giorno, ovvero 524,1 grammi pro capite a settimana e 27,253 kg annui. Uno spreco che, solo a livello domestico vale 6,48 miliardi di euro, cifra che sale vertiginosamente, toccando i 9 miliardi di euro, se si considera anche lo spreco che avviene a monte, nelle filiere di produzione e distribuzione. - (PRIMAPRESS)
Ugualmente importante in tal senso è il livello: Restaurant Management, che grazie alla logica FIFO, first in first out, consente di tracciare le entrate e le uscite dei prodotti dal magazzino in tempo reale e da remoto; così da essere certi di non avere sprechi e valorizzare tutti i prodotti. In più, permette di gestire liberamente i margini di guadagno per ogni categoria di ricetta, partendo dai costi delle materie prime ed assegnando ad ogni vendita i relativi costi aziendali – Full Cost.
Secondo il Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, i dati raccolti nel mese di gennaio 2023, rivelano che in Italia si gettano circa 75 grammi di cibo al giorno, ovvero 524,1 grammi pro capite a settimana e 27,253 kg annui. Uno spreco che, solo a livello domestico vale 6,48 miliardi di euro, cifra che sale vertiginosamente, toccando i 9 miliardi di euro, se si considera anche lo spreco che avviene a monte, nelle filiere di produzione e distribuzione. - (PRIMAPRESS)