Vaccinazioni: esposto del Codacons alla Procura di Roma contro i medici di base che si rifiutano di praticarle
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Dall’inizio della pandemia si è più volte sostenuta la necessità di far scendere in campo i medici di base per contrastare la diffusione del virus e con l’arrivo dei vaccini questa esigenza si è fatta più pressante. Nonostante gli accordi raggiunti con le categorie di medici, c’è una parte
di essi che si rifiutano di adoperarsi per le vaccinazioni presso gli hub istituiti dalla varie regioni.
Ora contro i medici di base di Roma e del Lazio che rifiutano di vaccinare i propri pazienti il Codacons ha presentato oggi 1° marzo un esposto alla Procura della Repubblica affinché siano aperte indagini penali sui camici bianchi reticenti.
Il compito di vaccinare contro il Covid i pazienti che rientrano nel piano vaccinale non è una facoltà dei medici di famiglia ma un preciso obbligo a loro carico, cui non è possibile sottrarsi – spiega il Codacons – In base agli ultimi dati circolati, nel Lazio due medici di base su tre non faranno le iniezioni vaccinali, e su una platea di 4mila camici bianchi le adesioni sarebbero state solo 1300.
Una situazione che ritarderebbe l’intero piano vaccinale regionale e potrebbe avere ripercussioni sul piano penale.
Rifiutare le vaccinazioni potrebbe costituire infatti ipotesi penalmente rilevanti come l’interruzione di pubblico servizio, e aprire la strada a provvedimenti disciplinari che potrebbero portare i medici ribelli ad essere esclusi dal Servizio Sanitario Nazionale.
Per tale motivo con un esposto che sarà presentato oggi alla Procura della Repubblica di Roma il Codacons chiede alla magistratura di avviare indagini sul territorio tese ad accertare l’operato dei medici di base di Roma e del Lazio e procedere per la possibile interruzione di pubblico servizio nei confronti di coloro che rifiutano di vaccinare i cittadini che ne hanno diritto. - (PRIMAPRESS)