Caso Latorre e Girone: la Corte Suprema indiana chiude i procedimenti ma resta il giallo di quella vicenda
- di Paolo Silvestrelli
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(PRIMAPRESS) - ROMA - La Corte Suprema indiana ha ordinato la chiusura dei procedimenti a carico di Latorre e Girone, i due marò della Marina Militare che erano in servizio sulla nave petroliera Enrica Lexie il 15 febbraio del 2012. In una vicenda complessa in acque internazionali tra Italia e India i due militari furono arrestati per essere stati ritenuti dalle autorità asiatiche come gli autori della morte di due pescatori. Una pagina dei rapporti tra i due paesi che non ha brillato per efficacia della diplomazia e per la mancanza di autorevolezza da parte del governo italiano che non riuscì a garantire procedure nel rispetto di due rappresentanti delle forze militari di un paese democratico. Ora la svolta della chiusura del caso da parte dell’India ma dietro pagamento di un risarcimento di 100 milioni di rupie (pari a 1,1 milioni di euro).
“Da 9 anni sono costretta a parlare a nome di mio marito.A lui è vietato parlare.Non può nemmeno partecipare a manifestazioni pubbliche. E' vincolato al segreto. E' ora di chiedersi perché le autorità militari vogliono mantenere il segreto su ciò che sa e vuol dire. So che per la politica italiana siamo stati carne da macello.Presto Massimiliano si presenterà alla procura di Roma". Così la moglie del marò Massimiliano Latorre dopo che la Corte Suprema indiana ha ordinato la chiusura dei procedimenti. - (PRIMAPRESS)