Assalto Capitol Hill: l’informato Steve Bannon agli arresti ma non parla della regia dell’attacco
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - WASHINGTON - L'arresto di Steve Bannon che ha deciso di consegnarsi alle autorità per affrontare l'accusa di oltraggio dopo essersi rifiutato di comparire di fronte alla Commissione della Camera che indaga sull'assalto del 6 gennaio a Capitol Hill, non offre per scontato che l'ex stratega di Donald Trump racconti chi è come ha alimentato le tensioni culminate nell'assalto di Capitol Hill. L'ex guru del sovranismo Usa è stato incriminato per oltraggio al Congresso, per avere ignorato il mandato di comparizione della Commissione che indaga sui fatti del 6 gennaio a Capitol Hill. Se condannato, Bannon rischia fino a un anno di carcere e una multa fino a 100mila dollari. Nel rifiutarsi di testimoniare, Bannon - che il giorno precedente all'assalto al Congresso nel suo podcast aveva dato indicazioni precise sulla volontà di azioni clamorose - si era appellato al privilegio esecutivo, invocato da Trump in qualità di ex presidente per rifiutarsi di consegnare alla commissione i documenti della sua amministrazione. Architetto della vittoria elettorale del 2016, soprattutto grazie all'attivismo del sito di estrema destra Breibart che dirigeva, Bannon ha poi avuto una breve stagione come stratega alla Casa Bianca, da dove è stato licenziato nell'agosto del 2017.
Lo scorso anno è stato arrestato ed incriminato dai federali per aver frodato i sostenitori di una campagna per raccogliere fondi privati per la costruzione del Muro sul confine con il Messico. - (PRIMAPRESS)
Lo scorso anno è stato arrestato ed incriminato dai federali per aver frodato i sostenitori di una campagna per raccogliere fondi privati per la costruzione del Muro sul confine con il Messico. - (PRIMAPRESS)