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Il food, sempre più utile strumento di public diplomacy

(PRIMAPRESS) - ROMA – Il food con la sua storia di territori e di gusto è sempre più uno strumento di public diplomacy. E’ questa la sintesi del meeting che si è tenuto ieri presso l’Ambasciata di Svizzera a Roma con il titolo la Diplomazia del Gusto organizzato nell’ambito del Festival della Diplomazia 2014 a cui hanno preso parte Pietro Lazzeri, Vice Capo Missione dell’Ambasciata, Marco della Seta, Ufficio del cerimoniale del Ministero degli Esteri, Paolo Scotto portavoce dell’Intelligence del Maeci, Alessandro Scorsone, Sommelier e direttore della Residenza della Presidenza del Consiglio e Chiara Lungarotti dell’Istituto Grandi Marchi del vino. Se nel ruolo dei diplomatici resta al centro la capacità di mediazione tra rappresentanti di diversi paesi, il gusto della tavola celebra la conoscenza profonda di un territorio aprendo lo spirito e la mente. Dinanzi ad un buon piatto e dell’ottimo vino la storia delle relazioni tra rappresentanti di paesi dei cinque continenti, è ricca di aneddoti e successi raccontati dai protagonisti del meeting attraverso molte delle loro esperienze personali. L’incontro si è concluso con la presentazione di una medaglia dedicata ad Expo 2015, il cui conio n°1 è stato donato dal presidente del Museo del Tempo, Sandro Sassoli a Carla Fracci come testimonial dell’arte e della cultura italiana. - (PRIMAPRESS)